Cambio dell'ora, ormai ci siamo. E scatta la sindrome da ora legale, orologio biologico in TILT

Articolo del 25/03/2023 ore 17:18
in Curiosità

I contraccolpi sul nostro equilibrio psicofisico, sconvolti soprattutto i ritmi del sonno

Dentro di Noi esiste un orologio biologico che comanda l’addormentamento e il risveglio, l’aumento e la diminuzione della temperatura corporea e della pressione sanguigna, l’attività ritmica del cuore e degli altri organi. 

Inerzia dell’orologio biologico nell’adeguarsi al cambio di ora

Tale orologio si regola soprattutto sulla base dell’alternarsi dei periodi di luce e di buio scanditi dal giorno e dalla notte. Ma, per quanto preciso, l’orologio biologico non è abbastanza veloce negli aggiustamenti. Così, se ci vuole un attimo per impostare l’ora legale o l’ora di un nuovo fuso orario, spostando semplicemente le lancette dei nostri orologi meccanici, all’organismo serve invece qualche giorno per “riprogrammare” tutte “le sveglie”: l’ora dei pasti, quella del sonno, quella della resa fisica e intellettuale. 

Gli iniziali contraccolpi psicofisici dell’ora legale

E’ normale quindi che i ritmi del sonno, dell’appetito e delle capacità psicofisiche vengano temporaneamente sconvolti.  Nella maggior parte delle persone i fastidi sono di breve durata e di lieve entità mentre altre, come gli ansiosi e i depressi, fanno più fatica a sincronizzare il proprio orologio interno. I guai iniziano già al mattino con una certa difficoltà a buttarsi giù dal letto, una sensazione continua di stanchezza per tutto il giorno, difficoltà di concentrazione e anche mal di testa. Insomma, una serie di malesseri scatenati tutti dal fatto che si è costretti a svegliarsi un’ora prima, mentre l’organismo avverte che avrebbe ancora bisogno di riposare. Chi è abituato ad andare al bagno ad orari precisi, può accusare anche qualche irregolarità intestinale e, se si mangia sempre alla solita ora, può capitare di aver poco appetito, perché non è scattato ancora il segnale di fame, e di far fatica a digerire. 

Sconvolti soprattutto i ritmi del sonno

Per lo stesso motivo può restare difficile il prendere sonno perché anche se la sveglia dice che è ora di dormire, corpo e mente in realtà sono ancora ben svegli. Anzi è proprio sui ritmi del sonno che si avvertono le conseguenze del passaggio dall’ora solare a quelle legale, perché quando la luminosità del giorno si attenua la ghiandola pineale viene stimolata a produrre un importante ormone, la melatonina, una sostanza che può essere considerata il messaggero del sonno, avendo il compito di avvisare tutte le funzioni vitali che è giunto il momento di dormire. Quando però si attraversano fusi orari diversi o arriva l’ora legale, il messaggero va un po’ in confusione perché non riceve luce e buio secondo le abituali dosi ed ecco allora che per molti prendere sonno diventa un’impresa veramente ardua.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
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