Un maggio 2023 insolito, non solo perché non passa giorno che non arrivino temporali ora al Nord, ora al Centro ora al Sud e per di più non è ancora arrivato caldo durevole da almeno a 30-32 gradi. Invece negli ultimi 30 anni l’Africano ha fatto la sua comparsa in 23 annate, come dire la norma. E il maggio 2022 detiene il record del maggio più caldo di sempre. Una prima causa di un maggio così anomalo lo abbiamo individuata in quella “palude di bassa pressione “che insiste nel Mediterraneo da più di 1 mese. Tutto qui?
L’africano e le acque del Golfo di Guinea
Ma anche le anomalie persistenti nella temperatura delle acque superficiali (SST) dell’Atlantico tropicale tra la Costa d’avorio e il golfo di Guinea tendono a influenzare la nostra estate perché da queste anomalie dipende l’entità dello spostamento o meno verso Nord, fino al Mediterraneo occidentale e all’Italia, dell’anticiclone Nordafricano e delle sue annesse roventi ondate di caldo.
La tempistica del suo arrivo stabile sull’Italia in estate dipende dalla temperatura delle acque superficiali del lontano Golfo di Guinea. Ricordiamo che in estate i mari sono sempre più freddi dell’entroterra circostante e di conseguenza sull’Oceano si genera, al livello del mare, un’alta pressione ma all’interno del continente il surriscaldamento estivo del suolo invece genera una bassa pressione (nel caso specifico la bassa pressione con centro sul Sahara ed estesa a tutto il Nord Africa. Ma la Fisica dell’atmosfera insegna che le basse pressioni al livello del mare di origine termica sono sempre sormontate in quota da un’alta pressione che nel nostro caso è il temibile e rovente anticiclone Nord africano, il cui centro naturale ha sede nell’entroterra di Algeria-Marocco.
I Monsoni arbitri del tempo di arrivo dell’Africano in estate
Comunque dal dislivello barico al livello del mare tra l’alta pressione sul Golfo di Guinea e la bassa pressione centrata sul Sahara, vengono innescati i piovosi monsoni africani i quali si muovono verso Nord ovvero dall’alta pressione verso la bassa pressione (ossia dal Golfo di Guinea verso l’entroterra sahariano), penetrando in tal modo in profondità sul continente.
ll fronte di avanzata verso Nord dei monsoni è noto come ITCZ (InterTopical Convergence Zone) ed è l’equatore virtuale ovvero la zona di convergenza tra gli Alisei dell’Emisfero Nord e i monsoni africani e quindi anche la ideale linea zonale ove le correnti calde ascendenti generate dalla convergenza innescano il ramo ascendente della cella di Hadley. Più le acque del Golfo di Guinea sono fredde e tanto più forte sarà l’alta pressione ivi presente e tanto maggiore darà il dislivello barico tra Golfo di Guinea ed Africa subsahariana e quindi tanto più attiva sarà la spinta verso deciso verso Nord dell’ITCZ da parte dei Monsoni.
ITCZ e a tempistica dell’anticiclone africano
Ma se le acque del Golfo di Guinea sono più calde della norma, la conseguente minore velocità di spostamento verso nord r dei Monsoni, rallenta anche lo spostamento estivo meridiano verso Nord della cella di Hadley e di conseguenza rallenta anche lo spostamento stabile verso il Mediterraneo verso fascia di alte pressioni subtropicali ( di cui fa parte anche l’anticiclone Nord africano) il cui centro dovrebbe essere in condizioni normali intorno 30-35 gradi di latitudine. Da qui nascono le incursioni verso Nord, fino all’Italia, dell’anticiclone Nordafricano. Ma le osservazioni satellitari attuali mostrano che la ITCZ è in ritardo di circa 100km nel suo spostamento verso Nord. Questo determina mediamente un ritardo probabile di circa 3 settimane perché sull’Italia arrivino ondate durature e intense di caldo africano.
Caldo comunque nelle prossime 3 settimane
Questo non significa che non farà caldo nelle prossime settimane. Infatti, va ricordato che via via che ci avviciniamo 21 giugno sono il calore solare raggiunge il valore massimo. Quindi, magati vedremo tanti temporali ora al Nord, ora al Centro ora al Sud, specie nelle zone interne e vicine ai rilievi. Per lo più risparmiate le zone costiere. Ma prima che arrivi il solito temporale pomeridiano, le temperature avranno tempo per salire fino a 30-32. Ma non ancora i 34-38 gradi nell’aria e i 23-25°C gradi nelle acque costiere, valori raggiunti solo con l’arrivo dell’Africano.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci