Il Global Warming, ovvero l'aumento delle temperature medie planetarie, sta causando notevoli cambiamenti in tanti aspetti del clima e dell'ambiente tra cui, inevitabilmente, anche una diminuzione della frequenza e dell'abbondanza delle nevicate. Un processo evidente, oltre che in pianura, anche in montagna, e in particolare sull'Arco Alpino, come descritto anche da una recente ricerca ("Long-term snowfall trend and variabilità in the Alps") condotta da un team di studiosi europei e pubblicata di recente sulla rivista scientifica International Journal of Climatology. Cosa hanno scoperto, in particolare, gli scienziati?
METEO ESTREMO: IL GRANDE URAGANO BIANCO !!
Analizzando una grande mole di dati sugli accumuli nevosi registrati nell'Arco Alpino tra il 1920 e il 2020, e incrociandoli con le serie storiche di alcuni importanti parametri atmosferici (temperatura, precipitazioni) e indici climatici (AO, NAO, AMO), gli studiosi hanno scoperto che nell'arco di 100 anni, nonostante un leggero aumento delle precipitazioni complessive, la quantità di neve caduta sulle Alpi a quote inferiori ai 2000 metri è sensibilmente diminuita. Il fenomeno appare più marcato sul versante alpino meridionale, cioè sulle nostre montagne, dove si è osservata una diminuzione degli accumuli nevosi compreso tra il 3,8% e il 4,9% per decennio!
Secondo gli autori della ricerca, il fenomeno si spiega principalmente con l'aumento delle temperature medie, che inevitabilmente rende meno frequenti le precipitazioni nevose, specie alle quote più basse. A conferma di tale interpretazione c'è anche il trend del calo delle nevicate, decisamente più rapido a partire dagli anni ‘80, cioè proprio in corrispondenza con l’accelerazione del riscaldamento planetario.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci