In un contesto climatico particolarmente secco e mite nel quale si è conclusa l’ennesima stagione autunnale, l’ultima perturbazione è riuscita a sancire, con l’aiuto delle precipitazioni e un pò di freddo, l’avvio dell’inverno meteorologico. Se così non fosse per la comunità scientifica che statisticamente coincide l’inizio di ogni periodo di osservazioni del tempo col primo giorno del rispettivo trimestre, ricordandoci che la stagione fredda, almeno quella climatica, è già cominciata. Ma sebbene con l’avvio di dicembre anche il maltempo sembra essersi preso una pausa, la tregua sarà destinata a durare ben poco: una circolazione di bassa pressione (la n. 1 del mese) in risalita dal Mediterraneo sud-occidentale, raggiungerà entro la sera di venerdì l’Emilia-Romagna, tornando ad interessare la nostra regione con un nuovo peggioramento. Piogge diffuse e qualche rovescio ci raggiungeranno nel corso del fine settimana, accompagnate da nevicate in Appennino fin verso i 1000 metri. Inoltre, le giornate di sabato 3 e domenica 4 saranno caratterizzate da un’intensificazione della ventilazione, in prevalenza meridionale o di Scirocco lungo l’Adriatico, che favorirà anche un rialzo delle temperature, riportando i valori, che erano precedentemente al di sotto delle medie del periodo, attorno all’andamento stagionale. Maltempo che, a più riprese, probabilmente proseguirà con giornate spesso grigie e umide in pianura fino al mattino di lunedì, anche se successivamente darà spazio ad un graduale ma temporaneo miglioramento.
Venerdì: cieli da molto nuvolosi a coperti con presenza di foschie o locali banchi di nebbia sulle aree di pianura, possibilità di deboli piogge sparse o pioviggini in via di esaurimento già dalle prime ore del mattino. Dalla sera locali precipitazioni a carattere intermittente ed irregolare si farà strada a partire dai settori meridionali in estensione al resto della regione. Quota neve attorno a 1200 metri, in calo. Sabato: si prevedono cieli perlopiù coperti, con precipitazioni diffuse tra il debole e il moderato, localmente anche accompagnate da episodi di rovescio, le stesse potranno assumere delle caratteristiche nevose fino agli 800-1000 metri, ma che successivamente in rialzo raggiungeranno entro sera delle quote oltre i 1300-1400 metri. Nel corso del pomeriggio tendenza all’esaurimento dei fenomeni sui settori orientali. Domenica: ci potremo attendere delle coperture estese e molto compatte su tutto il territorio regionale, con precipitazioni diffuse che insisteranno fino al mattino, assumendo carattere nevoso lungo i crinali appenninici a quote tra i 1300-1500 metri. Dal pomeriggio la progressiva attenuazione dei fenomeni a partire dal settore orientale concederà un temporaneo miglioramento con tendenza a delle schiarite. Formazione di banchi di nebbia in serata sulle aree di pianura nord-orientali. Durante la notte un nuovo peggioramento potrà determinare la formazione di rovesci e qualche temporale sparso. Temperature: minime quasi stazionarie tra 6 e 9 gradi, massime che tenderanno ad aumentare specie tra domenica e lunedì fino a 15-16 gradi. Venti: deboli da nord-est nell’entroterra, da est/sud-est su costa, mare e rilievi con temporanei rinforzi. Mare: da poco mosso sotto costa a mosso al largo.
All’inizio della settimana il tempo tenderà a migliorare. Il maltempo, infatti, lascerà l’Italia complice un debole rialzo della pressione atmosferica sul Mediterraneo che favorirà qualche giornata con tempo più soleggiato e asciutto, anche se, sul nostro territorio regionale, potrà persistere una certa nuvolosità variabile con foschie e locali banchi di nebbia, specie nelle ore più fredde della giornata. L’evoluzione successiva resta alquanto incerta: tuttavia, al momento, si prospetta un possibile nuovo peggioramento a partire dalla giornata di mercoledì 7 dicembre. Di fatto, altre perturbazioni cariche di precipitazioni ci faranno visita la prossima settimana. In particolare durante il Ponte dell’Immacolata dove potrebbero verificarsi delle condizioni di spiccato maltempo su diverse aree del Nord seguite da un abbassamento delle temperature, dove non si escludono nevicate anche a bassa quota. In linea di massima appare comunque altamente probabile che assisteremo ad un dicembre decisamente movimentato a livello sinottico e piuttosto dinamico rispetto allo scorso anno: nel lungo termine non si intravedono infatti anticicloni duraturi sul Mediterraneo e sulla nostra Penisola potrebbero istaurarsi soventi episodi perturbati incalzati da regimi ciclonici fino alle porte di Natale, con piogge e nevicate. Apporti quantomeno preziosi al settentrione che, assieme al Nord-ovest, ricordiamo essere una delle zone più sofferenti di deficit idrico. Si tratta ad ogni modo di una tendenza che necessiterà di ulteriori conferme e analisi approfondite.
Roberto Nanni Tecnico Meteorologo Certificato e divulgatore scientifico AMPRO Meteo Professionisti
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci