Una nuova scoperta proverebbe che esiste una forma di organizzazione spontanea tra nubi che le indurrebbe a piovere in sincronia.
Le celle di Benard
Il fenomeno si verifica nello sciame di nuvole quasi esagonali di 10-30 km di diametro che si generano ("celle di Benard"), specie lungo la scia lasciata da un’irruzione di aria fredda verso più basse latitudini, come è avvenuto oggi sul Basso Tirreno. Un nuovo studio della NOAA, l'ente del governo USA per gli oceani e l'atmosfera, suggerisce che tali nuvole marine "comunichino" tra loro tanto che tendono ad associarsi in una struttura più grande ben organizzata dalla quale poi cadrebbe pioggia in maniera simultanea da ognuna delle celle componenti, come se tutte obbedissero ad un unico ordine. Ma perché la forma esagonale? Questo strattagemma è presente in natura anche negli alveari delle api perché le cellette esagonali consentono di realizzare, a parità di superficie disponibile, il massimo numero di celle possibili.
Come si generano le nubi esagonali o celle di Benard
Le piogge si formerebbero ai bordi delle singole celle esagonali fino a dissiparne le parete esagonali. Le gocce evaporano durante la caduta, rinfrescando l'aria e generando correnti discendenti. Ma le correnti discendenti di ognuna delle celle, nel contatto con la superficie marina sono costrette a defluire lateralmente, scontrandosi così con le analoghe correnti delle celle adiacenti. Queste collisioni sincrone frontali a loro volta costringono l'aria a fluire nuovamente verso l'alto" e formando le pareti di nuove celle ma in un punto diverso. I risultati dello studio suggeriscono che le nuove nubi a loro volta genereranno pioggia all'unisono e così parte un nuovo ciclo riorganizzativo.
Notizia ripresa dal National Geographic Italia
© MeteoGiuliacci - riproduzione riservata
Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci