La tropicalizzazione dell'Italia è un fenomeno meteo sempre più evidente. Ma cosa significa davvero questo cambiamento climatico e quali sono le sue conseguenze? Si passa da fasi caldissime e asciutte a piogge improvvise e violente. Un cambiamento che non può essere nascosto.
Cosa significa tropicalizzazione del clima
Il termine tropicalizzazione si riferisce a un progressivo cambiamento delle condizioni meteo verso un clima più simile a quello delle aree tropicali. Questo implica un aumento delle temperature medie e un incremento dell’umidità, non limitato alla sola Estate, ma esteso su buona parte dell’anno. L’Italia, soprattutto nelle regioni del Sud e nelle Isole Maggiori, sta sperimentando sempre più spesso condizioni tipicamente tropicali. Le Estati si sono allungate, diventando sempre più calde e umide, mentre Settembre, che un tempo segnava l'inizio dell'Autunno, conserva ancora caratteristiche estive.
Luglio e Agosto sono i mesi in cui la tropicalizzazione si fa sentire con maggiore intensità, con giornate estremamente calde e afose. Le temperature raggiungono spesso valori superiori ai 35°C o addirittura ai 40°C in alcune zone del Centro Italia e del Sud Italia, creando una percezione di caldo opprimente, che molti descrivono come un vero e proprio "inferno". Questo prolungamento del caldo estivo contribuisce a modificare le aspettative riguardo ai cambi stagionali, rendendo più difficoltoso distinguere l'Estate dall'Autunno.
Regime delle precipitazioni: tanti cambiamenti
Anche le piogge sono influenzate dal cambiamento climatico. Si nota che la quantità totale di pioggia non è drasticamente diminuita. Tuttavia, il modo in cui queste precipitazioni si manifestano è cambiato radicalmente.
Le piogge sono diventate meno frequenti, ma molto più intense e concentrate in brevi periodi. Questo fenomeno, che porta le cosiddette "piogge torrenziali", è tipico delle aree tropicali e rappresenta una sfida per il sistema idrogeologico italiano. Quando piove, lo fa in modo violento, con temporali intensi che causano allagamenti improvvisi e smottamenti, soprattutto nelle regioni del Nord Italia nel periodo estivo. Questa tendenza potrebbe peggiorare con il passare degli anni, rendendo sempre più comuni eventi meteorologici estremi e disastrosi.
Un'altra faccia della medaglia: la desertificazione
Non da ultimo citiamo il rischio di desertificazione in alcune zone dell'Italia. Attenzione: non significa necessariamente che l'Italia diventerà un deserto come il Sahara, ma che alcune aree potrebbero subire un degrado significativo del suolo, con la perdita di vegetazione e un aumento delle aree aride.
Le zone più vulnerabili a questo processo sono quelle del Sud Italia e delle Isole Maggiori, dove la scarsità di piogge, combinata con l’aumento delle temperature, potrebbe trasformare il paesaggio, rendendolo simile a quello delle savane. Lunghi periodi di siccità potrebbero impoverire i terreni agricoli, riducendo la produttività e causando danni economici significativi. Insomma, un quadro fosco a cui dobbiamo per forza adattarci.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Davide Santini