Quando in estate le temperature e l’umidità divengono insopportabili, una maggiore quantità di sangue viene sospinto in periferia per favorire una più efficace perdita di calore corporea.
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Il collasso da calore
Ma questo porta anche ad un minore afflusso di sangue al cervello il quale può a sua volta causare il cosiddetto collasso da calore ovvero una perdita di coscienza i cui sintomi premonitori sono costituiti da sensazione di debolezza, abbondante e brusca sudorazione, rallentamento del battito cardiaco, discesa delle pressione arterios e la pelle che diventa fredda.
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Il colpo di calore
In casi estremi, quando l’evaporazione del sudore non riesce a raffreddare adeguatamente l’organismo, si rischia addirittura il colpo di calore (da non confondere con il colpo di sole) qualora la temperatura corporea salga oltre 42 gradi. I sintomi premonitori del colpo di calore: blocco della sudorazione, crampi, pelle calda, rossa e secca, una insolita aggressività, mal di testa, nausea, sonnolenza, sete intensa, e poi confusione, convulsioni e perdita di conoscenza. I soggetti più esposti ai collassi e ai colpi di calore sono le persone anziane, i bambini, coloro che soffrono di problemi cardio-circolatori, gli sportivi, coloro che svolgono lavori manuali faticosi all’aperto e le allattanti.
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Consigli?
Innanzitutto, bere molto, anche se non si avverte lo stimolo della sete, onde mantenere sempre efficace il raffreddamento corporeo attraverso la sudorazione.
In secondo luogo, non svolgere lavori faticosi nelle ore più afose del giorno, spruzzarsi di quando in quando il viso, la testa, il collo e le braccia con acqua fresca.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci