Quando le ore del giorno si fanno più corte e il sole si avvicina all’altezza minima rispetto all’orizzonte terrestre, ecco che la stagione più fredda dell’anno fa il suo ingresso. Ma non lo fa in maniera brusca e decisa, rispettando il solstizio d’inverno, bensì con vari tentativi ad opera di impulsi freddi proveniente dai vicini Urali in marcia da Est verso Ovest sull’Europa. Così amava sottolineare il tenente dell’Aeronautica Guido Caroselli, negli immancabili notiziari televisivi resi noti dal meteorologo e giornalista di Rai 1 a “Che tempo che fa”: facendo notare agli ascoltatori la differenza tra la scadenza astronomica e quella meno “rigida” dell’atmosfera. E’ propio in questi giorni che le perturbazioni atlantiche uno dopo l’altra si danno appuntamento nel Mediterraneo, determinando un tipo di tempo piuttosto movimentato dal punto di vista meteorologico. Ed è anche vero che, da una parte, tramite l’azione mite e instabilizzante del nostro Mare, le stesse siano in grado di produrre estesi fronti perturbati dando origine a precipitazioni intense ed abbondanti soprattutto sui versanti appenninici più esposti. Ma dall’altra, in totale assenza di un robusto campo anticiclonico, siano in grado di richiamare dietro di se masse d’aria anche piuttosto fredde: determinando, nei casi ove vi siano le condizioni favorevoli, nevicate fino in pianura. Ed è quello che sembra profilarsi nei prossimi giorni, quando il primo sistema nuvoloso porterà tra la notte di giovedì 8 e la prima parte di venerdì 9 forte maltempo investendo particolarmente i settori appenninici della nostra Regione. Emilia-Romagna che in un primo momento verrà interessata in maniera differente: lungo i versanti centro-occidentali le precipitazioni potrebbero assumere caratteristiche di forte intensità fino al rischio di locali nubifragi. Gli accumuli pluviometrici previsti moderati potrebbero inalzare i livelli idrometrici dei corsi d’acqua e causare fenomeni di dissesto idrogeologico. Il crinale orientale, raggiunto da forti correnti sud-occidentali, potrebbe sperimentare un marcato rinforzo della ventilazione ben oltre la soglia di attenzione e con valori di raffica fino a burrasca forte. Nella giornata di sabato 10 un nuovo peggioramento si affaccerà sulla Regione, portando precipitazioni diffuse anche sotto forma di rovescio, seguita da un nucleo di aria fredda che, entro la fine di domenica 11, determinerà un brusco calo delle temperature, una ventilazione in rinforzo dai quadranti settentrionali e un abbassamento del limite delle nevicate al di sotto dei 500 metri.
Venerdì: cielo da molto nuvoloso a coperto con precipitazioni tra il debole e il moderato, più diffuse tra Emilia e Romagna occidentale, dove sui rispettivi settori appenninici i quantitativi precipitatitivi potrebbero risultare puntualmente elevati. Nelle prime ore della giornata sono previste deboli nevicate o pioggia mista a neve sull’Appennino occidentale con quota neve intorno ai 400 metri. Attenuazione dei fenomeni dal pomeriggio con formazione di foschie in serata. Sabato: cielo molto nuvoloso o coperto per nubi prevalentemente stratiformi. Rovesci o temporali sparsi sulla Romagna meridionale, con piogge in estensione entro il pomeriggio al resto del territorio regionale. Nevicate attese solo sui rilievi più alti. Domenica: estese coperture nuvolose associate a piogge diffuse anche a carattere di rovescio. Nevicate sino a quote collinari o a tratti anche sin verso i 200-300m tra Emilia e interne romagnole. Tendenza a graduale miglioramento entro sera a partire da Ovest. Venti: inizialmente moderati in pianura provenienti dai quadranti occidentali in rinforzo nelle aree appenniniche con raffiche fino a burrasca forte, in successiva attenuazione e rotazione dai quadranti settentrionali e nuovamente in rinforzo su mare e costa. Mare:prevalentemente mosso sotto costa e localmente molto mosso al largo.
Dal punto di vista termico quindi quella di domenica 11 potrebbe trattarsi della prima vera irruzione di aria fredda della stagione, che si dimostrerà con un sensibile calo delle temperature. Un clima dunque decisamente più invernale che, accompagnato da una ventilazione sostenuta, potrà far registrare ad inizio settimana valori inferiori alla media del periodo: soprattutto lungo il versante Adriatico. In compenso però il tempo tenderà a migliorare un pò in tutta la Regione con giornate relativamente tranquille e pochi fenomeni di rilievo. Tuttavia, le schiarite notturne unitamente alle temperature all’alba sotto zero potrebbero favorire la formazione di gelate diffuse. L’unico prezzo da pagare prima di un nuovo peggioramento atteso a metà settimana, in particolare mercoledì 14, dove l’attuale tendenza ancora incerta mostrerebbe il ritorno di cieli grigi, piogge e deboli nevicate fino a quote molto basse.
Roberto Nanni Tecnico Meteorologo Certificato e divulgatore scientifico AMPRO Meteo Professionisti
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci