Che cos’è la nevosità media
La nevosità media è un interessante parametro climatico molto facile da calcolare: basta sommare gli accumuli nevosi totali stagionali di un certo numero di stagioni Invernali (consecutive) e dividerlo per il numero totale di anni preso in considerazione. Facciamo un esempio: in una data località, in tre inverni successivi la neve totale caduta è, rispettivamente, pari a 67 cm, 34 cm, 26 cm. Come si fa a calcolare la media nivometrica di questi 3 anni presi in considerazione? Basta sommare i tre dati e dividerli per il numero di anni considerato, ovvero tre:
67 + 34 + 26 = 127
127/3 = 42.3 cm
Il risultato ottenuto è quindi di circa 42 cm.
Andiamo ora a scoprire i dati della nevosità media in Pianura Padana e zone limitrofe dalla stagione Invernale 1930/1931 alla 1939/1940 (ogni stagione Invernale è identificata da 2 anni diversi perché comprende gli ultimi mesi di un certo anno e i primi di quello successivo, ovvero i mesi in cui cade solitamente la neve).
La nevosità media in Valpadana negli anni ‘30
Per scoprire in modo generale a quanto ammontano le medie nivometriche degli anni ‘30 del 1900 in PP (Pianura Padano-Veneta) ci avvaliamo delle mappe curate da Marco Pifferetti, che ringraziamo.
Se nell’articolo precedente, ovvero quello sulla nevosità media degli anni ‘40, abbiamo notato accumuli medi davvero elevati rispetto a quelli dei decenni più recenti, ancora più neve è caduta nel decennio che andiamo ad analizzare oggi, quello degli anni ‘30.
Le zone con gli accumuli più esigui si individuano nella costa dal Delta del Po a Trieste, fino a svariati km dalla mare, con valori inferiori ai 20 cm ma superiori ai 10 (si noti che un accumulo medio del genere è molto elevato per queste aree per gli anni più recenti, dove fatica a superare i 5 cm medi).
Successivamente, tra i 20 e i 30 cm sono caduti sulla costa Romagnola e Ferrarese a Nord di Cervia-Ravenna, fino a qualche km dal mare; in Veneto e in Friuli, invece, questo accumulo medio si è registrato a Ovest di Rovigo-Bassano del Grappa, in zone più lontane dal mare.
Procedendo, tra i 30 e i 40 cm medi sono caduti sulla maggior parte della pianura Romagnola e Ferrarese, fino alle basse Emiliane nel Modenese e in generale in grandissima parte della pianura Padano-Veneta; anche tra il Lago di Garda e Verona è caduta questa quantità di neve.
Accumuli tra i 40 e i 50 cm sono caduti nelle medie pianure Emiliane e nelle città principali della Romagna lungo la Via Emilia, a Ovest fino a parte della pianura Lombarda e in buona parte della pianura Piemontese a Nord di Alessandria-Asti-Carmagnola.
Tra i 50 e i 75 cm, accumuli elevatissimi per la pianura, sono infine caduti sulle colline Romagnole, lungo la Via Emilia da Bologna a Piacenza, in buona parte del Basso Piemonte, nelle zone più vicine alle Prealpi del resto del Piemonte e nei dintorni di Biella e Varese; infine, più di 100 cm medi a Cuneo e dintorni.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci