Questo mese di gennaio, dopo un inizio timido, sta portando un po' di freddo vero, sebbene nulla di straordinario, con le temperature che si limitano a oscillare attorno ai valori tipici del periodo. Di conseguenza anche la neve è rimasta per lo più confinata alle zone di montagna, e ancora manca la prima seria imbiancata a quote di pianura. Cosa succederà nella seconda parte del mese? Ci sarà il cambio di passo dell'inverno? Vediamo cosa dicono le ultime proiezioni.
La data per il gelo intenso e diffuso
Nelle prossime settimane il freddo non mancherà, ma le temperature mostreranno un andamento altalenante: questo significa che passeremo da periodi relativamente miti a fasi che potrebbero risultare davvero gelide. In particolare, secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali a lungo termine, nella parte finale di questa settimana è probabile un sensibile e generalizzato rialzo termico che spingerà le temperature ben oltre la norma, specie al Centro-Sud: una fase quindi insolitamente mite, con temperature quasi primaverili, ma di breve durata.
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Intorno al 21-22 gennaio l'inverno tornerà a farsi sentire, con l'irruzione di correnti fredde che faranno nuovamente abbassare le temperature: dovrebbe così iniziare un periodo, fino al 24-25 di gennaio, caratterizzato in tutta Italia da un freddo normale per la stagione. La vera sorpresa potrebbe arrivare nell'ultima parte del mese: secondo alcune proiezioni attorno al 25-26 gennaio c'è infatti la possibilità che sul nostro Paese irrompano gelide correnti artiche in discesa dalla Scandinavia, destinate a portare freddo intenso fino alla fine del mese, specie al Nord e regioni adriatiche. Chiaramente, trattandosi di proiezioni a lungo termine, al momento l'incertezza rimane alta, ma si tratta comunque di una possibilità che i modelli vedono. Insomma, il gelo intenso potrebbe arrivare: e la neve?
Le occasioni per la neve a bassa quota
Nei prossimi giorni, come descritto, il freddo sarà tutt'altro che intenso, e anche le precipitazioni non saranno abbondanti e per di più concentrate soprattutto al Sud. Insomma, poche occasioni per la neve, che a tratti imbiancherà solo Alpi Occidentali e Appennino. Un'altra perturbazione è attesa intorno al 16-17 gennaio, ma anche in questo caso la neve imbiancherà solo l'Appennino, e a quote piuttosto alte.
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Fasi piovose più decise e caratterizzate da freddo più vivace, con quota neve in calo, sono probabili poi intorno al 20-21 e ancora attorno al 23-24 gennaio, quando i fiocchi potrebbero arrivare fino a quote collinari in molte zone del Centro e del Nord, ma ancora una volta verrebbero risparmiate le pianure. Quindi per questo gennaio niente neve al piano? Non è detto: come accennato, c'è la possibilità che a fine mese il freddo diventi intenso e allora, se ciò davvero dovesse realizzarsi, il passaggio di un'eventuale perturbazione potrebbe aprire le porte a grandi nevicate fino in pianura!
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci