Tendenza gennaio: la previsione di neve e freddo per la seconda metà del mese

Articolo del 10/01/2024 ore 16:40
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Le proiezioni delineano le caratteristiche del tempo nella seconda parte di gennaio

Questo mese di gennaio, dopo un inizio timido, sta portando un po' di freddo vero, sebbene nulla di straordinario, con le temperature che si limitano a oscillare attorno ai valori tipici del periodo. Di conseguenza anche la neve è rimasta per lo più confinata alle zone di montagna, e ancora manca la prima seria imbiancata a quote di pianura. Cosa succederà nella seconda parte del mese? Ci sarà il cambio di passo dell'inverno? Vediamo cosa dicono le ultime proiezioni.

La data per il gelo intenso e diffuso

Nelle prossime settimane il freddo non mancherà, ma le temperature mostreranno un andamento altalenante: questo significa che passeremo da periodi relativamente miti a fasi che potrebbero risultare davvero gelide. In particolare, secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali a lungo termine, nella parte finale di questa settimana è probabile un sensibile e generalizzato rialzo termico che spingerà le temperature ben oltre la norma, specie al Centro-Sud: una fase quindi insolitamente mite, con temperature quasi primaverili, ma di breve durata.

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Intorno al 21-22 gennaio l'inverno tornerà a farsi sentire, con l'irruzione di correnti fredde che faranno nuovamente abbassare le temperature: dovrebbe così iniziare un periodo, fino al 24-25 di gennaio, caratterizzato in tutta Italia da un freddo normale per la stagione. La vera sorpresa potrebbe arrivare nell'ultima parte del mese: secondo alcune proiezioni attorno al 25-26 gennaio c'è infatti la possibilità che sul nostro Paese irrompano gelide correnti artiche in discesa dalla Scandinavia, destinate a portare freddo intenso fino alla fine del mese, specie al Nord e regioni adriatiche. Chiaramente, trattandosi di proiezioni a lungo termine, al momento l'incertezza rimane alta, ma si tratta comunque di una possibilità che i modelli vedono. Insomma, il gelo intenso potrebbe arrivare: e la neve? 

Le occasioni per la neve a bassa quota

Nei prossimi giorni, come descritto, il freddo sarà tutt'altro che intenso, e anche le precipitazioni non saranno abbondanti e per di più concentrate soprattutto al Sud. Insomma, poche occasioni per la neve, che a tratti imbiancherà solo Alpi Occidentali e Appennino. Un'altra perturbazione è attesa intorno al 16-17 gennaio, ma anche in questo caso la neve imbiancherà solo l'Appennino, e a quote piuttosto alte.

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Fasi piovose più decise e caratterizzate da freddo più vivace, con quota neve in calo, sono probabili poi intorno al 20-21 e ancora attorno al 23-24 gennaio, quando i fiocchi potrebbero arrivare fino a quote collinari in molte zone del Centro e del Nord, ma ancora una volta verrebbero risparmiate le pianure. Quindi per questo gennaio niente neve al piano? Non è detto: come accennato, c'è la possibilità che a fine mese il freddo diventi intenso e allora, se ciò davvero dovesse realizzarsi, il passaggio di un'eventuale perturbazione potrebbe aprire le porte a grandi nevicate fino in pianura!

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
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