La stratosfera - lo strato atmosferico tra 10 e 50 km di quota - sopra il circolo polare nel periodo invernale subisce spesso bruschi e intensi riscaldamenti che talvolta mettono a soqquadro l’intera circolazione invernale dell’emisfero Nord.
Stratwarming imminente, altro freddo polare in vista
Il riscaldamento stratosferico può raggiungere anche +30/40°C nell’arco di 5-10 giorni , un fenomeno noto come Stratwarming (SW= Stratospheric Warming o SSW = Sudden Stratospheric warmings). Se il riscaldamento è rapido e superiore a 20 °C (come quello che sta per iniziare) allora sta ad indicare che sulla verticale del polo è giunto tra 20 e 30 km di altezza uno vasto anticiclone a cuore caldo della fascia subtropicale (anticiclone del Pacifico, Anticiclone delle Azzorre, Anticiclone Indiano) con conseguente sostituzione del vasto ciclone freddo del vortice polare stratosferico (VPS).
Nei SW intensi - come quello previsto tra 24 e e il 30 gennaio (+45 °C) . Vedi immagine. afondo pagina - la modifica del verso della circolazione anticiclonica e il surriscaldamento inizia dalla stratosfera. Ecco perché il meteorologo tiene sott’occhio la stratosfera polare per prevedere l’imminente arrivo aria polare fino a medio-basse latitudini. Poi le modifiche coinvolgono, via via, anche gli strati sottostanti, attraverso la trasmissione di energia cinetica per attrito verso il basso. In tal modo l’anticiclone propaga la propria circolazione oraria dalla stratosfera fino alla bassa troposfera nell’arco di 5-10 giorni, fino a sostituire sulla verticale del polo, il vortice polare (VP) a tutte le quote e quindi invertendo il verso della circolazione atmosferica polare (da ciclonica con venti dai quadranti occidentali, ad anticiclonica con venti dai quadranti orientali).
Vortice polare presto catapultato fino all’Italia
Ma quando, come nel nostro caso, la fuoriuscita. del VPS dal circolo polare viene causata dall’anticiclone Pacifico, allora il VPS, per schiacciamento orizzontale, assume una forma ellittica e come tale viene sospinto sul lato europeo con il suo carico di arati o polare, fino a raggiunger talvolta anche l’Italia. La massima irruzione di aria polare si verifica quando arriva l’asse di massima curvatura (massima “vorticità”) dell’ellisse del VPS. Questo consente al Meteorologo di prevedere con anticipo anche di 15 giorni o ottima quando arriverà sull’Italia l’ondata di freddo polare o artico. Oltre alla irruzione di aria giunta sull’Italia il 18-19 gennaio e tuttora in atto, sono previste altre 2 ondate di aria polare: dal 27 al 31 gennaio e poi dal 2 al 5 febbraio.
Circa gli effetti ne parleremo con un video ad hoc.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci