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29 Dicembre 2024 ore 11:01
20 GRADI SOTTO ZERO in Pianura Padana: merito del BURAN
Il famigerato vento siberiano, che non arriva direttamente da noi, ma è noto agli appassionati
Permettiamo subito una cosa, cari lettori: in questa prima parte dell'articolo non facciamo una previsione meteo, quindi non è che nei prossimi giorni prevediamo l'arrivo del Buran. In realtà, per essere ancora più precisi, tale tipo di vento non esiste in Italia, perché si origina e rimane nelle steppe siberiane. Semmai, le più feroci ondate di gelo sull'Italia si originano grazie allo spostamento di quest'ultimo, che permette l'ingresso -dalla porta della Bora- di masse d'aria veramente gelide.
Di cosa si tratta, per chi non lo sapesse
Questo evento atmosferico è una delle manifestazioni più intense del rigidissimo Inverno eurasiatico, legato alla presenza dell’Anticiclone termico russo-siberiano. Quest'ultimo si sviluppa durante i mesi invernali sulle enormi steppe dell'Asia Centrale, dando origine a una massa d’aria gelida, che può arrivare anche sotto i 50 gradi sottozero! Tra i fattori determinanti del Buran vi è la formazione di particolari configurazioni bariche, come il cosiddetto “Ponte di Weikoff”, che andiamo ad analizzare per bene.
Come il gelo arriva in Italia
Il "Ponte di Weikoff", che prende il nome dal meteorologo russo che ne descrisse le dinamiche, si forma quando l’Anticiclone delle Azzorre si espande verso nord-est, inglobando la Scandinavia. Questo processo permette la connessione con l’Anticiclone russo-siberiano. Il tutto, genera un massiccio ponte anticiclonico, che si estende dall’Atlantico fino alle pianure della Russia europea e ai bassopiani siberiani. Tale configurazione favorisce lo spostamento delle gelide masse d’aria siberiane verso l’Europa. In questo quadro, il Buran rappresenta il veicolo principale per il trasporto di queste correnti fredde. Anche se in Italia arriva sotto forma di vento di Bora.
Il viaggio del gelo: dalla Siberia all’Europa
L’aria gelida che caratterizza il Buran percorre un lungo cammino prima di raggiungere l’Italia. Il suo movimento inizia nei bassopiani della Siberia Occidentale e, in alcuni casi, dal cuore delle steppe innevate del Kazakistan e della Siberia Centrale. Attraverso le pianure della Russia europea, queste masse d’aria si spostano progressivamente verso l’Europa centro-orientale.
Il trasporto dell’aria fredda è reso possibile grazie alla cooperazione tra diverse figure bariche, tra cui l’Anticiclone russo-siberiano e il sistema depressionario che si sviluppa nell’Europa meridionale. Quando questi elementi lavorano insieme, l’aria pellicolare gelida riesce a superare le barriere orografiche e a diffondersi verso sud, arrivando in Italia.
Anche in passato era un evento raro!
Il suo arrivo in Italia è un evento raro e richiede un preciso allineamento di fattori meteorologici. L’aria fredda siberiana, caratterizzata da temperature estremamente basse, deve attraversare diverse tappe per giungere fino alle nostre latitudini. Questo processo avviene generalmente in modo graduale, con movimenti che dipendono dalle interazioni tra l’Anticiclone russo-siberiano e altre strutture bariche presenti in Europa.
Una volta che il gelo riesce a penetrare fino all’Italia, gli effetti sul clima locale possono essere significativi. Si registrano spesso drastici abbassamenti di temperatura, con cali che possono raggiungere i 10-12°C in meno di 24 ore, infatti è gelo di tipo pellicolare. A questi fenomeni si accompagnano venti intensi e, talvolta, nevicate abbondanti, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord.
Ma allora, arriverà o no in Italia?
Per ora non possiamo rispondere con precisione a questa domanda. Andando a vedere le tendenze a lungo termine non si vede assolutamente una configurazione tipica che porti certe masse d'aria gelide sul nostro Paese. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere se questo vento gelido siberiano riuscirà a raggiungere l’Italia e con quale intensità. Ricordiamo però di non credere ai vari portali meteo che ne annunciano l'arrivo tra 15-20-30 giorni ecc: stiamo parlando di qualcosa che si può prevedere eventualmente solo qualche giorno prima e non certo a distanza di un mese.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Team MeteoGiuliacci
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