13 Gennaio 2024 ore 18:36

Fine settimana con l'alta pressione, ma freddo con estese gelate

Nuovo sistema perturbato, che attraverserà rapidamente le regioni del Centro-Sud tra la notte di domenica e lunedì 15 gennaio

Fine settimana con l'alta pressione, ma freddo con estese gelate

 

Durante il fine settimana, sperimentiamo gli effetti di un'area di alta pressione che si è consolidata sulle regioni settentrionali dal venerdì 12, determinando condizioni più soleggiate e asciutte. Nonostante la maggiore stabilità e i cieli prevalentemente sereni, si verifica una stagnazione di aria umida nei bassi strati, causando l'aumento della concentrazione di inquinanti nelle pianure e la formazione di nebbie nelle ore più fredde, specialmente nelle valli appenniniche e lungo l'asse del Po. Le mattine sono caratterizzate da freddo e gelate diffuse su colline e campagne aperte. A partire dalla domenica 14, le temperature, soprattutto nel pomeriggio, torneranno gradualmente alle medie stagionali, ma l'arrivo di una ventilazione meridionale e di una circolazione depressionaria sul Mediterraneo centrale comporterà un aumento delle nuvole, mantenendo un clima invernale con cieli via via più nuvolosi.

Questi segnali anticipano l'approccio di un nuovo sistema perturbato, che attraverserà rapidamente le regioni del Centro-Sud tra la notte di domenica e lunedì 15 gennaio. Nonostante l'incertezza riguardo all'evoluzione del tempo per la prossima settimana, l'Emilia-Romagna dovrebbe mantenere una stabilità predominante, seppur con maggiore variabilità. L'infiltrazione temporanea di un fronte freddo martedì 16 potrebbe portare a sbuffi d'aria di scarso impatto lungo l'Adriatico, ma al momento non sembrano imminenti invasioni di aria fredda. Il gelo più intenso probabilmente si manterrà oltre le Alpi o nelle regioni settentrionali dell'Europa, legate a una vasta circolazione di bassa pressione vicino alla penisola scandinava.

Attualmente, le proiezioni indicano un possibile aumento delle temperature a metà settimana, superando la norma, a causa del movimento della massa d'aria scandinava verso l'Atlantico, influenzato dal ciclone extratropicale "Ippolito". Questo potrebbe intensificare la tempesta e portare il suo residuo sulla penisola Iberica e successivamente su parte dell'Europa, incluso l'Italia. Il sistema frontale (perturbazione n.6) previsto tra il 17 e il 18 gennaio potrebbe portare a un peggioramento più significativo al Nord, con piogge e nevicate sulle Alpi a quote relativamente basse. Allo stesso tempo, potrebbe richiamare correnti miti e umide di origine sub tropicale nel Centro-Sud. Dopo il 18 gennaio, la situazione diventa più incerta, con la possibilità di nuovi impulsi precipitativi ma con quantitativi attesi in linea con le medie stagionali e una probabile diminuzione delle temperature. Tuttavia, va sottolineato che quest'analisi non costituisce una previsione definitiva e sarà necessario attendere ulteriori aggiornamenti.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Roberto Nanni


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