Curiosità
9 Marzo 2023 ore 20:23
Malanni di stagione: Raffreddore e Influenza. Colpevole il tempo di inverno e primavera
La Medicina ci insegna come riconoscere un raffreddore dalla influenza
Nella stagione fredda inverno primavera arriva un esercito di aggressori alle vie respiratorie: tosse, mal di gola, tracheiti, laringiti, faringiti, bronchiti, raffreddori con i rinforzi di qualche linea di febbre! E, dulcis in fundo, tra dicembre e gennaio si deve prima o poi fare i conti anche con l’influenza - battezzata ormai, di anno in anno, con l’esotico nome del presunto focolaio di provenienza - un appuntamento fisso quanto il festival di Sanremo.
Il tempo che aggredisce le vie respiratorie
La presenza di freddo molto umido - come, ad esempio, le nebbie invernali nel primo mattino - favorisce infiammazioni e infezioni, perché spiana la strada al passaggio di germi attraverso i tessuti delle mucose, divenute più spugnose e permeabili a virus e batteri. Quando l’aria è invece troppo fredda e secca prosciuga le mucose del tratto nasale e faringeo, aumentando la probabilità di infezioni virali e batteriche, perché non più in grado di assolvere la loro funzione di trattenere attraverso il muco gli agenti patogeni Ma la maggior parte delle persone non sa ancora distinguere un comune ed innocuo raffreddore o mal di gola dalla ben più temibile influenza, una disinformazione che potrebbe essere pagata anche a caro prezzo.
La differenza tra raffreddore e influenza
Per mettere un po’ di ordine nelle idee ecco allora qui di seguito un quadro riassuntivo dei sintomi che caratterizzano e diversificano le due malattie.
SINTOMI | INFLUENZA | RAFFREDDORE |
Insorgenza dei primi sintomi | Improvvisa, con brividi e sudorazione | Può essere graduale |
Febbre | Superiore ai 38° C, dura circa 3-4 giorni | Rara e, in genere, non elevata |
Ma di testa | Sì, forte | Raro |
Malessere e dolori generali | Quasi sempre presenti e spesso forti | Non gravi |
Affaticamento e debolezza | Possono durare fino a 2-3 settimane | Accennati |
Naso chiuso | A volte | Comune |
Starnuti | A volte | Frequenti |
Mal di gola | A volte | Comune |
Dolori al petto durante la respirazione e la tosse | Comuni. Possono divenire molto forti | Da leggeri a modesti. Tossire è doloroso |
Complicanze | Bronchiti e polmoniti | Otite |
Il raffreddore e il mal di gola sono imputabili ad una ricca varietà di batteri o virus (qualche centinaia di ceppi diversi), microrganismi introdotti, talvolta, attraverso l’inalazione. Nella maggior parte dei casi invece gli invisibili aggressori sono già ospiti indesiderati, allo stato ”dormiente”, nelle prime vie respiratorie (naso, gola), salvo poi passare prontamente all’attacco, quando le nostre difese immunitarie vengono improvvisamente indebolite da qualche malattia o dal freddo. Ecco perché, per scoprire in maniera rapida la presenza di questi sgraditi microrganismi, i medici ricorrono al “tampone” faringeo. Gli antibiotici, a cui spesso ricorriamo con troppa facilità pensando che sia la panacea, hanno effetto solo sui batteri, mentre nel 70 – 80 % dei casi il raffreddore è invece scatenato dai virus già presenti nella faringe.
L’influenza, a differenza del raffreddore, invece è sempre di origine virale ma l’indebolimento dell’organismo scatenato dalla malattia fornisce le condizioni ottimali per l’aggressione del corpo anche da parte di quei virus e batteri che albergano in maniera stabile nel cavità del naso e della gola.
I tempi e le modalità con cui il raffreddore o l’influenza si impadroniscono del nostro corpo non sempre le medesime. A volte ci svegliamo apparentemente sani come pesci ma poi compaiono in rapida sequenza vari disturbi alle prime vie aeree, fino ad arrivare a sera piuttosto malconci. Altre volte ci sentiamo afflitti da piccoli insistenti sintomi finché poi, dopo 1-2 giorni, la situazione precipita verso il peggio. Comunque sia le occasioni di incontro con virus e batteri durante la giornata sono più facili di quanto non si creda: il contagio può avvenire attraverso le mani o oggetti entrati in contatto con goccioline di saliva emesse con gli starnuti, i colpi di tosse o la semplice respirazione. E’ per questo che nei luoghi chiusi e affollati è più facile contrarre l’influenza. Per di più si pensa - erroneamente - che spalancare, anche per qualche attimo le finestre, possa aprire la strada a malanni, mentre in realtà, in luoghi ristretti e “popolati”, sarebbe bene un frequente ricambio d’aria.
Se il l’attacco alle vie respiratorie è do origine virali, si può intervenire solo sui sintomi ma non sulle cause, senza per questo lasciar correre: è consigliabile il riposo per rinforzare le difese immunitarie e una buona alimentazione per una rapida ripresa, anche perché infezioni alle vie respiratorie trascurate possono aggravarsi e trasformarsi, ad esempio, in polmoniti.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci
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