Meteo e Salute
30 Gennaio 2024 ore 18:52
Meteo Curiosità: le donne sono più meteosensibili degli uomini
Il genere femminile avverte maggiormente l’influenza di alcuni elementi atmosferici
Esistono differenze anche da un sesso all’altro. È noto infatti che le donne sono molto più freddolose dell’uomo, una diversità biologica che è spesso fonte di disaccordo e di battibecchi tra moglie e marito, come quando, ad esempio, si tratta di decidere, in inverno, il livello del riscaldamento domestico e l’uso o meno del piumone nel letto.
Il rischio primavera
Non tutti riescono a stare al passo, in primavera, con gli incalzanti ritmi imposti all’organismo dal rapido aumento, giorno dopo giorno, del numero di ore con luce ed ecco allora quel senso di spossatezza e di stanchezza muscolare e quei faticosi risvegli al mattino.
Il “rischio primavera” sembra però prediligere le donne, il cui fisico, stagioni a parte, è esposto, più che l’uomo, a situazioni di affaticamento e di stress. Basta pensare agli sconvolgimenti ormonali legati al ciclo, ai vari disturbi della sindrome premestruale o, ancora, al corteo di sintomi che accompagnano la menopausa, ma anche alle difficoltà nel conciliare il lavoro con il ruolo di mamma.
Diete ipocaloriche
E, per di più, spesso sono le donne stesse a stressare l’organismo con diete debilitanti per “mantenersi in linea”. In effetti nelle diete ipocaloriche vengono eliminati dal menu cibi come cioccolato, crusca, mandorle, noci, arachidi e carne, cioè tutti alimenti che contengono in abbondanza il magnesio, un elemento chimico basilare per il nostro equilibrio psicofisico e la cui carenza può provocare diversi disturbi.
Sindrome depressiva invernale
Ed anche la sindrome depressiva colpisce, nell’80% circa dei casi, soprattutto le donne, specie quelle di giovane, mentre in estate sono sempre le donne a soffrire di più di caviglie gonfie per una maggiore stasi dei liquidi. E in primavera la fibromialgia colpisce quasi esclusivamente le donne. In generale le donne sembrano aver mantenuto maggior contatto con i ritmi della natura, rispetto agli uomini: rivelano infatti una più spiccata capacità di adattamento alle variazioni stagionali della luce, il che però comporta anche una maggior sensibilità da parte dell'organismo.
Il ruolo della melatonina
Da dove nasce questo maggior contatto del genere femminile con i ritmi della natura? Nelle donne la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, ha una marcata ciclicità stagionale. L’uomo invece sembra aver perso i ritmi naturali di concentrazione di questa sostanza, cosicché la produzione ormonale rimane pressoché costante nel corso dell’anno. La donna, nonostante i ritmi imposti dalla civiltà odierna, ha insomma mantenuto una migliore sincronizzazione delle proprie funzioni con la durata del giorno. Se però il ciclo stagionale di produzione della melatonina si inceppa, sono proprio le donne a pagarne di più le conseguenze. E questo spiega perché il gentil sesso va incontro più dei maschi alla depressione invernale, un disturbo nel quale la carenza di luce gioca un ruolo fondamentale.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci
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