13 Dicembre 2024 ore 17:41

Meteo e Ambiente: le farfalle inseguono il cambiamento climatico, ma sono in affanno

Numerose specie si stanno spostando verso più alte latitudini, ma non abbastanza velocemente

Meteo e Ambiente: le farfalle inseguono il cambiamento climatico, ma sono in affanno

 

In un Pianeta, il nostro, che si sta velocemente surriscaldando, una delle incognite maggiori è quella relativa agli effetti di questo brusco cambiamento climatico sulle specie animali. In particolare gli studiosi hanno osservato due principali conseguenze dell’incremento delle temperature: uno spostamento del ritmo stagionale, ovvero dei periodi dell’anno in cui le specie compiono caratteristiche attività (la disciplina che si occupa di studi di questo genere è la Fenologia), e uno spostamento geografico, con la graduale occupazione di regioni a latitudini via via più alte, dove l’aumento delle temperature sta rendendo l’ambiente più favorevole. Ma di quanto stanno cambiando effettivamente le abitudini di insetti e animali?

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Ebbene, dopo oltre un ventennio di raccolta di dati e di studi, con oltre un milione di ore di lavoro complessive, qualche anno fa si è finalmente giunti a realizzare una dettagliata analisi a livello europeo dell’impatto del cambiamento climatico sulla distribuzione geografica di uccelli e farfalle. Migliaia di scienziati, in sette diversi paesi europei, hanno osservato le specie nel loro territorio, raccogliendo un’incredibile mole di preziosissime informazioni, e questa incredibile banca dati è stata utilizzata per capire quanto velocemente in Europa si siano spostate verso nord le farfalle e diverse specie di uccelli. 

I risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Nature Climate Change, sono tutt’altro che confortanti. Benché farfalle e uccelli già nel 2012 si fossero spostati verso nord rispettivamente di circa 37 e 114 chilometri, le due specie non sembrano riuscire a tenere il passo del cambiamento climatico: la fascia climatica, e quindi il cambiamento di habitat, nel ventennio preso in esame si è infatti spostata verso nord di circa 249 chilometri, e quindi farfalle e uccelli hanno progressivamente accumulato un preoccupante ritardo.

Ma perché questo ritardo dovrebbe risultare preoccupante? Perché se è vero che l’aumento delle temperature sta rendendo le regioni più a nord, una volta inospitali, via via sempre più favorevoli a farfalle e uccelli, le zone più a sud, quelle originariamente occupate da queste specie, stanno purtroppo diventando rapidamente inadatte alla loro sopravvivenza. Insomma, se il cambiamento climatico (e il conseguente scivolamento verso nord degli habitat caratteristici del nostro continente) dovesse continuare con questa intensità, e la “migrazione” verso nord accumulare ulteriore ritardo, farfalle e uccelli potrebbero ritrovarsi confinati in un ambiente ostile, tanto da rischiare addirittura l’estinzione. 

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Mario Giuliacci


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