19 Dicembre 2024 ore 11:18

Meteo Inverno lungo termine: la notizia è arrivata INASPETTATA

Ci sono importanti variazioni nel meteo a lungo termine: scopriamo insieme cosa potrebbe accadere

Meteo Inverno lungo termine: la notizia è arrivata INASPETTATA

 

La notizia è di quelle che lasciano basiti, semplicemente perché le tendenze meteo in Italia prendono una brutta piega. Ma cosa vogliamo dire con questa affermazione così grottesca? In questo articolo andremo ad analizzare tutte le variabili e a scoprire se le prossime settimane potranno essere veramente caratterizzate da gelo e neve, oppure la stagione potrebbe virare verso il solito leitmotiv degli ultimi miti e squallidi inverni. 

Crisi invernale: vediamo le news

Un possibile scenario di crisi per l’Inverno: si, i modelli vedono l’arrivo di un potente Anticiclone subito dopo Natale, il quale potrebbe determinare un periodo di stasi atmosferica almeno fino a Capodanno. Le temperature nelle regioni settentrionali supereranno notevolmente le medie stagionali, mentre al Sud Italia inizialmente si manterranno leggermente al di sotto, per poi risalire rapidamente. Ma fin qui non ci sarebbe nulla di anomalo, se però fosse solo una breve parentesi…

ESE COLD: un indice che fa paura

Durante le festività natalizie, il Vortice Polare subirà un significativo ricompattamento. Se utilizziamo i termini tecnici, parleremo di Ese Cold, fenomeno meteo che porta a un netto rafforzamento dei venti zonali e a un drastico abbassamento delle temperature in stratosfera. 

Esso rappresenta una condizione in cui il Vortice Polare si intensifica e si compatta, limitando la possibilità di scambi di calore tra le latitudini. La conseguenza principale è un potenziamento della corrente a getto, che favorisce la persistenza di Anticicloni stabili sulle aree mediterranee e gran parte dell’Europa. Questo è quello che non volevano sentirsi dire gli appassionati dell'Inverno…

C'è anche un altro indice…

Per comprendere meglio le implicazioni di quello che avremo sulla testa, poniamo l’attenzione sull’indice NAM (North Annular Mode). Questo fatto mira a capire se il rafforzamento del Vortice sia duraturo o meno: i suoi effetti ai livelli inferiori dell’atmosfera, come la troposfera, entro un periodo di 1-4 settimane.

Se questa propagazione si verificasse, il meteo subirebbe un condizionamento a lungo termine, con effetti persistenti fino a due mesi! La propagazione verso la troposfera determinerebbe un ulteriore rinforzo dei venti zonali, consolidando l’Alta Pressione e ostacolando l’arrivo di perturbazioni sulle regioni italiane. Ora, non vogliamo dire che avremo 60 giorni di sole e mitezza, ma potrebbe essere la conditio principale dei prossimi periodi, interrotta, di tanto in tanto, da qualche perturbazione rapida.

Cosa potrebbe accadere in Italia

Se l’Ese Cold dovesse propagarsi alla troposfera, il risultato sarebbe il consolidamento di un potente e duraturo Anticiclone, che potrebbe dominare gran parte della stagione invernale. Cosa comporta in Italia? Vediamolo insieme.

Nebbia e smog concentrati nelle aree pianeggianti, in particolare sulla Pianura Padana.

Temperature anomale in montagna, con valori ben sopra la media.

Fusione di nevai in un periodo dove dovrebbero essere solidi.

Sparizione della neve sotto i 2000 metri ovunque.

Siccità diffusa su gran parte del territorio nazionale, ad eccezione di alcune aree del Centro-Sud Italia, dove si potrebbero verificare intrusioni di aria fredda e qualche sporadica perturbazione nord-occidentale.

Tendenze per Gennaio e Febbraio non molto incoraggianti…

Le tendenze per i prossimi due mesi sono fortemente condizionate dall’evoluzione dell’Ese Cold. Se il fenomeno si propagasse, si potrebbe verificare una prolungata fase di Alta Pressione, con effetti di mitezza soprattutto sulle Alpi, marcata riduzione delle precipitazioni, aumento dei fenomeni di inversione termica, con nebbie durature e altissimi livelli di inquinamento atmosferico.

Le anomalie stagionali e il cambiamento climatico

L’attuale situazione evidenzia il ruolo crescente delle anomalie climatiche, come il rafforzamento del Vortice Polare e l’eventuale Ese Cold, nel definire le caratteristiche delle stagioni invernali. Periodi prolungati di Alta Pressione, accompagnati da temperature anomale e mancanza di precipitazioni, rappresentano un segnale preoccupante dei cambiamenti in corso.

Le considerazioni scientifiche e statistiche a riguardo

Siamo alle solite. Periodi di staticità atmosferica ci sono stati anche negli Inverni di molti decenni fa. L'anomalia in sé non è tanto avere un paio di settimane stabili e soleggiate. Il problema è avere magari dei mesi con questo pattern meteorologico e non riuscire ad godere più di precipitazioni nevose diffuse nel resto dell'Inverno. 

I nostri lettori capiranno bene che se fosse nevicato già due o tre volte in tutta la Pianura Padana e magari una volta fino alle coste del Sud e ora ci fossero due settimane di sole nessuno direbbe nulla. Se poi però queste due settimane diventano due mesi allora si capisce che c'è qualcosa che non va. Il problema dei cambiamenti climatici è questo. Anomalie meteo calde sempre più marcate durature ed estese in ogni periodo dell'anno.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore: Team MeteoGiuliacci


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