Mentre veniamo interessati dalla prima perturbazione di dicembre lo sguardo non può che cadere sulla configurazione pienamente invernale che sta prendendo forma sull’Europa centrale. Si tratta di una massa d’aria che assumerà caratteristiche decisamente fredde nel corso del fine settimana e che avrà come obbiettivo quello di portare una fase meteorologica estremamente dinamica fin sul Mediterraneo.
A far da apripista sarà la perturbazione numero tre di dicembre, che è attesa per l’Immacolata approdare nel cuore dell’Europa attraverso la discesa di un vortice di bassa pressione dall’Atlantico Settentrionale con un carico di fenomeni intensi. Questa volta la profonda circolazione alimentata da aria artica che si organizzerà sul mare del Nord si estenderà verso il Mediterraneo a cavallo tra sabato 7 e domenica 8 dicembre generando diffuse condizioni di maltempo anche in Italia.
Se gli effetti di questa massiccia irruzione da una parte siano ben chiari, con brusco calo delle temperature sabato sulle Isole Britanniche e sull’Europa Centrale, domenica anche su buona parte della Penisola Iberica e sul Mediterraneo centrale, sotto l’aspetto dei fenomeni l’evoluzione resta ancora poco chiara, specie sulla nostra Penisola. Ad oggi l’ondata di maltempo potrebbe colpire maggiormente, con rovesci e nevicate fino a bassa quota, paesi come Francia, Germania, Polonia, Belgio, Olanda, Danimarca, buona parte dell’arco alpino settentrionale e successivamente anche le regioni balcaniche.
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In Italia possiamo dedurre che, a grandi linee, il fronte freddo in arrivo nella seconda parte di sabato 7 dicembre porterà rovesci e temporali soprattutto al Nord e sull’Alta Toscana, con nevicate abbondanti sulle Alpi Centro-Settentrionali in cui il limite della quota neve sui settori prealpini scenderà fino a 400/600 metri. Piogge che poi a fine giornata tenderanno a divenire diffuse a partire dalle regioni tirreniche estendendosi a gran parte del Paese. Domenica 8 dicembre, con la circolazione depressionaria che si abbasserà di latitudine, condizioni di spiccata instabilità riguarderanno il Centro-Sud con un progressivo calo della quota neve fin sotto i 1000 metri. Più soleggiato al Nord con tempo stabile anche lunedì 9 ma con neve abbondante sulle Alpi di confine.
La fase fredda sarà accompagnata da un sensibile calo delle temperature a partire dalla fine di sabato, tale da spingere i valori per alcuni giorni al di sotto della norma sopratutto al Nord. È bene però precisare che, almeno per l’Italia, non si profilano ondate di gelo né tanto meno di neve in pianura: si tratterà semplicemente di una fase dai connotati tipicamente invernali, che un tempo davamo quasi per scontata in questo periodo e che invece negli ultimi anni è spesso mancata. Maggiore attenzione invece andrà riservata alla ventilazione mediamente settentrionale poiché potrà risultare addirittura tempestosa, con raffiche fino a 100 km/h sui mari attorno alla Penisola: i mari risulteranno quindi in prevalenza agitati o molto agitati, con il rischio anche di violente mareggiate. Per scendere nei dettagli regionali vi invitiamo però a seguire i prossimi aggiornamenti.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Roberto Nanni