La svolta di Febbraio è ormai alle porte e con essa si preannuncia un ritorno alle condizioni meteo idonee alla stagione. Si prevede un abbassamento delle temperature, con possibili nevicate a quote interessanti, ma NON a livello di pianura. Questo cambiamento avrà un impatto sulle dinamiche atmosferiche stagionali? Cioè, proviamo a dirla cosi: riuscirà a condizionare non solo la fine dell’inverno, ma anche l’inizio della primavera? Facciamo chiarezza.
Marzo mese pazzo?
Il mese di Marzo potrebbe presentarsi più instabile del solito, con frequenti episodi di freddo e piogge? Gli esperti ricordano il marzo del 2005, quando si verificarono condizioni invernali eccezionali a causa di una crisi del Vortice Polare. Ma i sono le condizioni per un 2005-bis? Oppure sarà ancora un mese siccitoso? Vediamo eventuali similitudini.
Le similitudini con un caso eclatante recente
Nonostante le similitudini con il Marzo 2005, non è possibile prevedere con certezza che il mese di marzo del 2024 sarà identico. Tuttavia, le condizioni atmosferiche attuali suggeriscono che potremmo assistere a un breve periodo invernale anche nel prossimo mese. L’inverno potrebbe quindi protrarsi nella seconda metà di febbraio e per parte del mese di Marzo, ma ciò non sarebbe affatto un'anomalia.
La possibilità di neve a bassa quota
Marzo, quando si presenta freddo e capriccioso, può portare delle nevicate anche a bassa quota. Questo fenomeno è dovuto alle irruzioni di aria fredda che possono raggiungere anche le zone pianeggianti, sebbene in maniera sempre più rara e discontinua.
Le piogge
Al di là del freddo, però, è Importante sottolineare la possibilità che arrivino precipitazioni abbondanti nel prossimo mese. Purtroppo i modelli meteo a lunga gittata non sono concordi a dire ciò. In altre parole: è possibile un ritorno di alcune perturbazioni, ma non sarebbero sufficienti a reintegrare le falde idriche gravemente prosciugate in questi mesi. Insomma sicuramente un lumicino di speranza, ma da qui ad arrivare alla piena tranquillità ce ne vuole...
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci