Inizio INVERNO modesto, poi il grande GELO: enormi quantità di NEVE

Articolo del 27/11/2024 ore 19:58
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Tanti di voi si ricorderanno l'ondata di gelo impressionante del 2012: ripercorriamo insieme le tappe

Un inizio di Inverno decisamente fiacco, ma poi una fase meteo gelida di livello storico. Permettiamo subito una cosa. Non stiamo parlando di una previsione a tutti gli effetti di quest'Inverno, ma di un ricordo. E in particolare, vogliamo ricordare l'incredibile Inverno del 2012, iniziato nel Dicembre 2011 con sole e mitezza e forti anomalie positive e poi proseguito da fine Gennaio e per buona parte di Febbraio sotto un'ondata di gelo da annali. Ripercorriamo insieme i punti salienti.

Il culmine del gelo

Nelle prime due settimane di Febbraio di quell'anno gran parte dell'Italia venne travolta da una delle ondate di gelo e neve più memorabili degli ultimi decenni, perlomeno dal mitico 1985. In particolare, le regioni orientali della Pianura Padana e tutte le Adriatiche furono colpite da nevicate impressionanti. L'evento ebbe inizio sul finire di Gennaio, quando una nevicata nel Nord-Ovest aprì la strada a un periodo di freddo e neve di straordinaria intensità, sia per durata che per l'ampiezza del territorio coinvolto.

La neve di Roma

La neve cadde abbondante anche a Roma, dove il 4 e l'11 Febbraio si registrarono accumuli di 15-20 cm. Persino Napoli vide fiocchi di neve, un fenomeno molto raro per la città, con un paio di cm di velo bianco a terra. La persistenza di correnti gelide provenienti dalla Russia alimentò una serie di minimi di Bassa Pressione che, attivi sul Mar Mediterraneo, portarono nevicate copiose fino alle pianure, interessando regioni come l'Emilia Romagna, il Lazio e la Campania.

Neve record tra Marche e Romagna

Particolarmente colpita fu la costa adriatica del Centro Italia, dove si registrarono nevicate da record, superiori persino al 1929 e 1956. Nelle Marche e in Romagna, la neve superò i 3 metri nelle zone montane vicino Urbino, mentre città di pianura come Forlì e Cesena furono sepolte da 150-180 cm di neve. Le abbondanti nevicate causarono gravi disagi, soprattutto nei centri abitati e nelle aree rurali. La Laguna di Venezia gelò in diverse zone, trasformando gli scorci turistici in scenari surreali, con temperature sotto lo zero che persistevano persino durante il giorno e un sottile strato di ghiaccio che ricopriva ogni dove.

Anche altrove gelo impressionante

Nel Centro Italia la neve cadde copiosa nelle aree interne del Lazio, come a Frosinone, dove si accumularono fino a 50 cm. Nelle zone montane della Campania, in particolare in Irpinia, lo spessore della neve raggiunse i 2 metri. Abruzzo, Umbria e Toscana vissero giornate di forte disagio, con nevicate che spesso interessarono anche le coste. Un Febbraio che ha scritto una pagina importante nella storia meteo, lasciando ricordi indelebili per l'intensità e l'estensione del fenomeno.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
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