Meteo Curiosità: prevedere gli uragani ascoltandone la voce

Articolo del 15/07/2024 ore 21:49
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Un’interessante ricerca ha svelato un’incredibile caratteristica degli uragani più intensi

Qualche anno fa, uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Geophysical Research-Oceans ha svelato come gli uragani siano in grado di generare onde sonore chiaramente avvertibili a diverse migliaia di chilometri di distanza. Una scoperta assai interessante, perché proprio la “voce” degli uragani potrebbe essere utilizzata per stimare efficacemente l’intensità delle tempeste che si formano anche nei più remoti mari del Pianeta.

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Una voce potente e baritonale

In particolare, secondo il pensiero degli autori della ricerca, dell’Università delle Hawaii, la capacità degli uragani di produrre chiare onde sonore in futuro potrebbe essere utilizzata per stimarne la pericolosità e allertare per tempo la popolazione. Ma da dove nasce la “voce” degli uragani? E che timbro ha? 

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In realtà le onde sonore prodotte dai cicloni tropicali sono a frequenze molto basse, in quelle degli infrasuoni, e non sono quindi udibili dall’orecchio umano, mentre sono avvertite con chiarezza, anche a decine di migliaia di chilometri, dagli strumenti scientifici. A produrle è la collisione fra le diverse onde generate dalla tempesta: gli uragani più intensi, al cui interno i venti soffiano anche a oltre 250 km/h, producono infatti onde marine alte anche più di 20 metri, e quando queste si scontrano fra di loro producono queste tipiche onde sonore.

Il Pacifico ascoltato dalla Siberia

Del resto già negli anni ’90 uno studio pubblicato da scienziati russi aveva dimostrato come tutta una serie di infrasuoni registrati dagli strumenti in Siberia provenisse in realtà da violenti cicloni tropicali che si erano formati nel lontano Oceano Pacifico. E in effetti anche i ricercatori americani, utilizzando un sofisticato sensore installato alle Hawaii, hanno analizzato le onde sonore generate nel 2009 dagli intensi uragani Keki e Felicia, e hanno così avuto la conferma di come gli infrasuoni provenienti dai cicloni tropicali sovrastino i ben più deboli segnali prodotti dal normale moto ondoso piuttosto che da altri tipi di tempesta. 

 

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
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