Le previsioni meteo per i prossimi giorni settembrini sembrano confermare un'importante novità: oltre ai temporali (dannosi e violenti) ci sarà pure una nuova fiammata di caldo africano, ma con alcune considerazioni importanti da tener conto. Innanzitutto che non avrà vita lunga, di fatti pare che la situazione sarà decisamente movimentata: da una parte le fresche e instabili correnti atantiche favoriranno la formazione di numerosi temporali (in primis sul Nord-Ovest, come già successo), dall'altra l'Anticiclone Nordafricano, che ancora lontano dall'abbandonare la scena, tornerà a tratti a occupare la nostra Penisola, ma senza essere troppo invadente. Ecco allora cosa succederà, tenendo presente che il Belpaese sarà a metà di...due fronti opposti!
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Settembre parte col piede Sbagliato. Ecco perché
Inizio settembre caldo
Le ultime proiezioni dei modelli meteo previsionali indicano che, nel fine settimana del 3-4 settembre, l'Anticiclone Africano tornerà a espandersi verso le nostre lande, occupando con decisione il Sud e le Isole, mentre al Settentrione e su parte del Centro continueranno a scorrere le fresche correnti di origine atlantica, foriere di temporali ma anche di umidità. Al Meridione le temperature andranno così incontro a una brusca impennata, con una nuova fiammata di caldo africano e valori decisamente elevati, sebbene coadiuvati da un calo della durata del dì. Andando a vedere le temperature possibili, tra domenica 4 e mercoledì 7 farà molto caldo nel Mezzogiorno, con massime diffusamente oltre i 32 gradi e picchi che sfioreranno i 40 gradi, specie in Puglia, Sicilia e Sardegna! La nuova fiammata dovrebbe essere però di durata relativamente breve, perchè pare con una certa sicurezza che già tra giovedì 8 e venerdì 9 le temperature dovrebbero calare in gran parte del Sud e Isole, rendendo così la calura più contenuta. In fondo, settembre è stato già caldo e le eventuali onde calde hanno vita breve...
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Settembre: il prosieguo
Secondo le proiezioni del suddetto ente di ricerca europeo, verrà prestata attenzione alle regioni del Centro-Nord per il rischio di eventi alluvionali. Questo periodo dell'anno risulta spesso piuttosto delicato, a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d'aria completamente diverse e della superficie marina particolarmente bollente. Non a caso, la cronaca meteo del recente passato è ricca di situazioni alluvionali, ahinoi in grado di provocare frane, smottamenti, crolli e alluvioni lampo, assai pericolose in città. Il periodo critico è proprio settembre-novembre, tanto che ogni anno c’è sempre purtroppo qualche episodio estremo. Da monitorare bene saranno proprio le temperature delle acque superficiali dei nostri mari, che potrebbero fornire l'energia termica necessaria per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche. In particolare, dovremo porre attenzione ai sistemi a lenta evoluzione, che scaricano centinaia di mm di pioggia in poco tempo e spazio, mandando in tilt i sistemi fognari di qualunque località.
Mediterraneo caldissimo: è uno dei fattori predisponenti a fenomeni meteo violenti nei prossimi mesi.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci