Pianura Padana al GELO, fiumi congelati, NEVE a Roma e Napoli

Articolo del 23/12/2024 ore 09:52
in Didattica

Sono condizioni meteorologiche davvero estreme! Ma a cosa ci stiamo riferendo? Scopriamolo

No, cari lettori, non siamo diventati improvvisamente impazziti o vogliamo raccontarvi bugie meteo senza senso. Quello che stiamo presentando, in questo nostro nuovo articolo, non è certo la previsione meteorologica dei prossimi giorni, ma qualcosa che è veramente successo. In realtà, ci stiamo riferendo non a un passato recente ma a qualcosa di molto remoto.

Stiamo parlando di epoche fa…

La Piccola Era Glaciale (PEG), un periodo caratterizzato da un raffreddamento globale estremo, tra il 1400 e il 1800. Sebbene non si trattasse di una vera e propria era, perché andrebbe chiamata “epoca”, la PEG provocò inverni rigidissimi, neanche lontanamente immaginabili con quelli di oggi.

Durante questo intervallo di clima instabile, si verificarono episodi memorabili come il congelamento del Tamigi a Londra e della Laguna di Venezia. Tra i fattori principali che contribuirono a questi fenomeni vi furono la riduzione della radiazione solare associata al Minimo di Maunder (un sole quindi molto meno potente) e un'intensificata attività vulcanica, che determinò un ulteriore raffreddamento globale. E ovviamente non c'era il Global Warming. 

Qualche rapida cronaca

Durante l’inverno del 1788-1789, il Nord Italia fu travolto da un'ondata di freddo a dir poco eccezionale. Episodi significativi includono il completo congelamento del fiume Po, che bloccò tutte le attività legate alla navigazione fluviale, e il ghiaccio che ricoprì la Laguna di Venezia per ben 18 giorni consecutivi, a partire dal 30 Dicembre. Anche i corsi d’acqua minori furono trasformati in distese ghiacciate, provocando gravi disagi alle comunità locali. Le rigide temperature resero impossibili molte attività quotidiane e danneggiarono severamente le coltivazioni. Situazioni come queste, difficilmente immaginabili oggi, testimoniano l'intensità del freddo durante la PEG.

Le nevicate di Roma

Anche il Centro Italia sperimentò gli effetti del rigido Inverno del 1788-1789. A Roma, tra il 27 e il 29 Dicembre, una nevicata eccezionale ricoprì la città, causando difficoltà nella gestione delle risorse e disagi per la popolazione. Episodi del genere erano estremamente rari per la capitale, e l’evento destò grande stupore tra i suoi abitanti. Le strade di Roma si trasformarono in paesaggi innevati, complicando gli spostamenti e rendendo la vita quotidiana ancora più ardua in un periodo storico già segnato da difficoltà economiche e sociali.

Ma il peggiore fu il 1709

Quel famigerato anno passò alla cronaca per un'onda gelida mai più lontanamente verificata. Citiamo direttamente Wikipedia. In breve ghiacciarono tutti i fiumi europei, compresa la Senna, il Rodano e pure l'Ofanto; stessa sorte toccò a laghi e lagune: Il lago di Garda venne attraversato da carri pesanti, unica volta nella storia, così come pure la Laguna Veneta; nemmeno il mare fu risparmiato e le navi rimasero intrappolate nei ghiacciati porti mediterranei come quelli di Genova e Marsiglia; gelò addirittura la foce del Tago a Lisbona! 

Qualche dato in alcune importanti città. A Roma tra il 6 e il 24 gennaio nevicò 13 volte, in Pianura Padana cadde 1 metro e mezzo di neve e si raggiunsero temperature eccezionali (forse sotto i -30!). A Parigi −23,1 °C nel centro e −25/−26 °C nei sobborghi e per 10 giorni non si salì mai sopra −10 °C con minime sui −20 °C. A Venezia si toccarono i −17,5° con forte bora. A Berlino −29,4 °C e nelle campagne intorno −35 °C e la media del mese fu −13,2 °C, valore mai più sfiorato nei secoli successivi.

Le cronache dell'epoca e quelle di oggi

Durante quegli anni, l’interazione tra fattori naturali come l’Anticiclone delle Azzorre e le ondate di Alta Pressione polare favorì il verificarsi di eventi eccezionali. La capacità di adattamento delle popolazioni europee fu messa a dura prova, mostrando quanto il clima potesse influire sulla vita quotidiana, sull’economia e sulla stabilità sociale dell’epoca.

Certo, fa rabbrividire anche solo provare a pensare di fare un confronto con certe condizioni. Allo stato attuale, purtroppo o per fortuna, dipende ovviamente dai punti di vista, certi episodi non capiteranno mai più e neanche saranno possibili nelle nostre future generazioni. Quelle fasi di gelo così estremo sono solo un ricordo della Storia, che rimane e rimarrà nei libri dei nostri avi.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
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