Come il Vortice Polare influenzerà il meteo tra Natale e Capodanno

Articolo del 25/12/2023 ore 20:08
in Analisi

Il riscaldamento stratosferico è imminente, condizionerà il tempo dei prossimi 15-20 giorni

Al di sopra dell'Artico, la stratosfera, cioè lo strato d'aria situato tra i 10 km e i 50 km sopra il livello del mare, sperimenta spesso un riscaldamento rapido e intenso in inverno, interrompendo l'intera circolazione invernale nell'emisfero settentrionale. Questi episodi, che i meteorologi chiamano strat warming, hanno effetti importanti sulla circolazione atmosferica anche nello strato più vicino alla superficie. 

Il riscaldamento stratosferico è imminente 

Il riscaldamento stratosferico può raggiungere i +30/40°C nel giro di 5-10 giorni, che è esattamente il fenomeno noto come stratospheric warming (SW = stratospheric warming, SSW = sudden stratospheric warming). 

Vasti anticicloni caldi nella zona subtropicale (Alta del Pacifico, Alta delle Azzorre, Alta dell'India), cioè aree di alta pressione piene di aria più calda di quella circostante, sostituiscono vasti minimi freddi nel vortice polare stratosferico (VPS), cioè vaste aree di bassa pressione che esistono quasi permanentemente sopra le regioni polari ad alta quota. 

Durante gli episodi di intenso riscaldamento stratosferico (+45°C), come quello previsto per il 25-30 dicembre, il riorientamento e il surriscaldamento della circolazione atmosferica inizia proprio nella stratosfera. Per questo motivo i meteorologi tengono sotto controllo la stratosfera polare e prevedono che l'aria polare raggiunga le medie e basse latitudini. 

Il cambiamento investe poi gradualmente gli strati inferiori, poiché l'attrito trasferisce l'energia cinetica agli strati più bassi. In questo modo, l'anticiclone propaga una circolazione in senso orario dalla stratosfera alla bassa troposfera entro 5-10 giorni (cioè i venti scorrono in senso orario intorno al centro dell'anticiclone) fino a sostituire il vortice polare (VP) a tutte le altitudini della regione polare, con conseguente inversione della normale direzione della circolazione atmosferica nella regione polare (i venti occidentali sull'Europa sono ciclonici con venti occidentali sull'Europa ad anticiclonici con venti orientali). 

Il vortice polare raggiunge infine l'Italia

Ma quando il vortice polare stratosferico, come nel nostro caso, fuoriesce dalla linea polare ed è spinto dall'anticiclone del Pacifico, il vortice polare stesso assume per compressione orizzontale una forma ellittica e viene spinto come tale sul versante europeo, a volte anche fino all'Italia. La massima discontinuità nella pressione polare si verifica quando arriva l'asse di massima curvatura dell'ellisse VPS (massimi "vortici"), cioè la regione che spinge maggiormente le correnti gelide verso le latitudini più basse. In questo modo un meteorologo può prevedere con buona attendibilità i giorni in cui un’ondata di freddo polare o artico raggiungerà l’Italia, come era stato previsto il 31 dicembre

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
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