In questi giorni sulla rete vi sono frequenti dissertazioni meteo poco scientifiche circa “freddo sì o freddo no” in questa fase dell’inverno. Facciamo subito osservare che la percezione di freddo da parte dal nostro organismo non dipende solo dalla temperatura letta al termometro ma da tante altre numerose condizioni ambientali e fisiologiche.
I parametri ambientali e la sensazione di freddo
Umidità relativa della dell’aria. Il freddo umido esalta la sensazione di freddo perché l’umidità crea un sottilissimo velo sulla pelle che, evaporando, toglie calore al corpo che perciò si raffredda;
La velocità del vento. Il vento aumenta la dispersione di calore dalla pelle e quindi aumenta i la sensazione di freddo;
La radiazione solare diretta in arrivo sul nostro corpo;
Il momento del giorno. Si può avere freddo di notte e al primo mattino e, magari no nelle ore centrali del giorno.
I parametri fisiologici e la sensazione di freddo
Attività metabolica della persona, espressa in W/m2 a seconda del tipo di attività svolta in quel dato momento. Da sedentari si avverte più freddo che sotto sforzo;
Tipologia di vestiario più o meno pesante indossato;
Quantità di nuda superficie del corpo esposta al freddo;
Durata di esposizione all’ambiente freddo;
Età della persona. Gli anziani sono più sensibili al freddo più dei giovani
Grado di acclimatazione al clima del luogo. Non si può pretendere di sopportare il freddo come…gli Esquimesi.
Conclusioni
Avrete capito allora che, a parità di temperatura letta al termometro, le reazioni possono essere diverse da luogo a luogo e, a parità di luogo, da persona a persona. Quindi affermare che, ad esempio, oggi, la temperatura massima di 9 gradi osservata a Firenze non è da interpetrare come freddo è una affermazione gratuita e priva di fondamento scientifico. Ecco perché allora, per tener conto della miriade dei parametri sopra elencati, i Bioclimatologi hanno introdotto un indice denominato UTCI (Universal Thermal Climate Index) espresso in temperatura equivalente.
© MeteoGiuliacci - riproduzione riservata
Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci