Il mese di maggio si concluderà a suon di temporali e con tanta instabilità sopratutto al Nord. La 14esima perturbazione che ci ha investito giovedì 30 proseguirà la sua azione nell’ultimo giorno di maggio, attardandosi sulla Pianura Padana centro-orientale, con rovesci e temporali anche di forte intensità che potranno sfociare in abbondanti nubifragi e locali grandinate. La forte ondata di maltempo si placherà sabato 1 giugno, quando ufficialmente dovrebbe iniziare l’estate meteorologica. Ma sarà soltanto una chimera poiché la nemesi dell’irrequietezza primaverile farà sentire ancora i suoi effetti anche nei primi giorni di giugno: in particolare, tra il weekend e lunedì 3 la prima perturbazione del mese attraverserà l’Italia, lasciandosi alle spalle condizioni meteo instabili fino a metà della prossima settimana.
Weekend tra sole e improvvisi temporali
Venerdì: nuvolosità variabile con precipitazioni a carattere prevalentemente temporalesco. I fenomeni interesseranno inizialmente il settore centro-occidentale tra le prime ore della notte e la mattina per poi trasferirsi nel corso della tarda mattinata sul settore centro-orientale della regione coinvolgendo nel pomeriggio anche la bassa Romagna. Progressivi rasserenamenti dal tardo pomeriggio con cielo sereno in serata.
Sabato: iniziali condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso con sviluppo di nuvolosità cumuliforme dal tardo mattino con possibilità di locali rovesci o temporali, più probabili sui rilievi emiliani.
Domenica: sono attese condizioni di spiccata instabilità, associate allo sviluppo nel pomeriggio di nuvolosità cumuliforme sparsa con probabili precipitazioni a carattere di rovescio o temporale alternate ad ampie schiarite. Attenuazione dei fenomeni in serata.
Temperature: minime senza variazioni significative con valori tra 13 e 16 gradi. Massime in aumento con valori attorno a 24/25 gradi sul settore centro-occidentale e fino a 26/27 gradi su quello orientale. Venti: deboli variabili nelle zone di pianura interne e rilievi emiliani, inizialmente moderati dai quadranti meridionali sui rilievi romagnoli e lungo la costa, con tendenza a ruotare e disporsi da nord a fine periodo. Rinforzi e raffiche nelle aree interessate dai temporali. Mare: da poco mosso a temporaneamente mosso.
Ecco quanto dura ancora l’instabilità
Il vortice depressionario posizionato sull’Europa centrale veicolerà diversi impulsi perturbati verso le nostre regioni settentrionali, attraverso aria fresca in quota che contribuirà a riattivare repentini focolai temporaleschi in Emilia-Romagna alternati da ampie parentesi soleggiate. Di fatto, c’è il rischio che anche tra martedì 4 e mercoledì 5 giugno una blanda circolazione di bassa pressione insistendo a ridosso dell’Italia possa far comparire nuove piogge in regione.
Questo a causa di una configurazione sinottica mantenuta “bloccata” da due aree di alta pressione: una molto più ad ovest del nostro Paese confinata tra l’Oceano Atlantico e l’Irlanda, l’altra più ad est posizionata sulla Russia meridionale. Tutto ciò rallenta la progressione dei sistemi meteorologici, contribuendo alla persistenza delle condizioni atmosferiche. Di conseguenza, si formano delle zone di bassa pressione che rimangono stazionarie, portando piogge continue in alcune regioni, mentre in altre si sperimentano condizioni più secche e temperature elevate. E allora quando si sbloccherà questa situazione e smetterà di piovere al Nord?
Al momento non si intravedono segnali concreti di un cambiamento duraturo, se non una graduale attenuazione dell’instabilità, dovuta all’allontanamento del sistema di bassa pressione all’origine delle ripetute fasi di maltempo. Il modello europeo mostra infatti un aumento della pressione sull’Italia dopo il 5-6 giugno, con la rimonta dell’anticiclone di matrice nord africana presente alle basse latitudini mediterranee che, se sarà confermato, darà il via ad un periodo con tempo progressivamente più stabile e asciutto, accompagnato da un deciso aumento delle temperature. Ad ogni modo, vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti per conoscere maggiori dettagli su questa evoluzione.
Fonte Immagine: Depositphotos
© MeteoGiuliacci - riproduzione riservata
Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Roberto Nanni