Il Mar Mediterraneo è bollente, a causa di un meteo decisamente troppo caldo in questi mesi. L'Europa, pertanto, è una sorta di tanica di benzina, pronta ad esplodere. Ma come possiamo dire questa metafora così forte? Beh ci sono delle cose da sapere. Dopo tre mesi dominati quasi costantemente dall'anticiclone africano, la stagione autunnale sta per entrare nel vivo e le perturbazioni in arrivo dal Nord Atlantico troveranno terreno fertile per lo sviluppo di temporali violenti. È possibile che si crei una sorte di treno di cicloni, tra cui l'Uragano Danielle, il quale ne è solo un esempio.
I rischi
Ma cerchiamo fare chiarezza e capire come son distribuite le figure meteo che governeranno il tempo nei prossimi giorni. Attorno all’Islanda staziona da tempo una depressione che torna a essere puntualmente attiva da Settembre fino a Marzo. Questo vortice ha, a sua volta, richiamato l'anticiclone africano, il quale ha conquistato -ancora una volta- il bacino del Mediterraneo, determinando temperature roventi sul nostro Meridione e caldo afoso altrove. Nel contempo, infine, l'alta pressione delle Azzorre si staglia tra la Scandinavia e i settori nordorientali europei, tanto per cambiare non interessandoci più. Ma ecco che sussistono dei rischi non indifferenti tra i mari bollenti e le depressioni che giungono impavide verso le nostre lande.
I medicane
Nei prossimi periodi potrebbero nascere dei Medicane: essi risultano una sorta di "uragani mediterranei", i quali si formano quando una bassa pressione viene alimentata dalle acque calde del Mare Nostrum e sviluppa caratteristiche da tempesta tropicale. Attenzione: NON sono violenti né duraturi come quelli equatoriali, di fatti hanno breve durata, ma possono portare forti piogge e forti raffiche di vento fino a 120 km/h, con ingenti danni nelle aree antropizzate. L'Autunno è un periodo dell'anno assai delicato, a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d'aria completamente diverse. Questo accade quando da una parte arrivano le fresche e instabili correnti dal Nord Europa, e dall'altra ci son ancora le roventi fiammate africane che tentano di salire verso settentrione.
La cronaca meteorologica del recente passato è ricca purtroppo di eventi alluvionali improvvisi in grado di provocare frane, alluvioni lampo e forti temporali, e in casi nefasti anche delle vittime.
Da monitorare con estrema attenzione potranno essere le anomalie sulle temperature delle acque superficiali dei nostri mari. Più saran calde e più potrebbero fornire l'energia necessaria per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, la cui previsione è possibile solo a pochi giorni di distanza, ma in casi estremi addirittura a poche ore dall’evento!
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci