La devastante e recente alluvione sulle Marche fu causata da temporali pe hanno insistito sulla medesima area per 5-6 ore, danno luogo ad accumuli piovosi insostenibili per torrenti e fiumi. Tuti hanno parlato di tale tipo di temporale ma nessuno ha spiegato dove e come si formano
Cosa sono i temporali autorigeneranti.
In condizioni omogenee di temperatura, umidità e morfologia del terreno, i temporali si spostano in direzione e velocità secondo quella dei venti presenti a circa 5000m. Ma quando vengono meno le condizioni di omogeneità, allora il temporale può stazionare per ore sulla stessa area di 30-50 km di diametro.
Le situazioni favorevoli a temporali autogeneranti
Come suggerisce l’aggettivo stesso, sono temporali che si auto rinnovano sullo stesso luogo per ore e ore.
Temporali autogeneranti di origine orografica
Quando forti venti investono per ore perpendicolarmente una catena montuosa (es. forte libeccio sul versante toscano dell’Appennino), allora sottovento alla catena si può generare mini CICLONE IMMOBILE SOTTOVENTO, ossa a ridosso del versante adriatico dell’Appennino. Come tutti i cicloni, il ciclone sottovento è animato da moti verticali ascendenti i quali tengono in vita il neonato temporale stazionario. Il temporale insisterà in loco fin quando insisteranno le correnti intense sopravvento. Tale è il caso del temporale auto rigeneranti delle Marche
Temporali autogeneranti lungo le coste
In settembre la temperature delle acque marine raggiunge il valor più alto e quindi l’area previlegiata dei temporali è il mare, a seguito moti ascensionali convettivi generati dalla acque calde. Ma la. temperatura aumenta via via che ci si avvina alle coste , essendo qui i fondali molto bassi e quindi con accumulo maggiori di calore solare. Ma acque più calde scatenano moto convettivi temporaleschi non solo più intensi ma anche stazionari ove le acque sono più calde, appunto lungo le coste.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci