Previsioni Aprile: stagione primaverile anomala, CLIMA mite ma anche piogge

Articolo del 25/03/2023 ore 17:41
in Editoriali

Parentesi instabili innescate da profondi scambi meridiani, mese dinamico2, ma ancora rischi siccità

Aprile potrebbe presentarsi sostanzialmente dinamico, con strascichi instabili che interesseranno la prima e soprattutto l’ultima parte del mese, con basse pressioni nord atlantiche in ingresso sul Mediterraneo le quali garantiranno precipitazioni a tratti diffuse con maggiori schiarite dopo la prima parte. Un aumento termico strutturato e sensibile interverrà nel corso della terza decade.

La primavera è ormai iniziata a tutti gli effetti, sia sul calendario meteorologico, sia su quello convenzionale. Le proiezioni stagionali per aprile e maggio sono appena arrivate e risultano anche piuttosto interessanti, rischiamo difatti l’ennesima stagione anomala anche considerato il lungo periodo siccitoso vissuto nel corso degli ultimi mesi.

Primavera molto dinamica

La stagione primaverile rischia di essere altalenante, tant’è che il prossimo periodo potrebbe essere caratterizzato dall’alternanza di improvvise irruzioni fredde con maltempo quasi invernale e da fasi anticicloniche con temperature sensibilmente sopra media.

Secondo gli ultimi aggiornamenti avremo un avvio quindi mite con valori termici ben sopra la media, con discostamenti anche fino a 3 gradi su gran parte del Mediterraneo. Le anomalie positive più pesanti interesseranno le nostre regioni del Centro-Sud, grazie ad una maggior presenza dell’alta pressione. 

Sotto all’aspetto precipitativo avremo invece una novità importante: nei prossimi mesi infatti dopo il lungo periodo siccitoso avremo una maggior dinamicità la quale dovrebbe garantire fenomeni diffusi proprio nella seconda parte della stagione primaverile. Un surplus di piogge è previsto soprattutto sulle regioni del Centro-Nord, ma questo grazie agli energici scambi meridiani che andrebbero ad innescare vivaci ondate di maltempo, anche se le perturbazioni atlantiche rimarranno ancora distanti dai nostri territori.

Il pericolo maggiore sarà sempre rappresentato dai forti contrasti termici che verranno a generarsi tra i flussi caldi in risalita dai quadranti meridionali e le irruzioni fredde da nord. Una fenomenologia estrema sarà quindi molto frequente in Italia, specialmente nel corso dei prossimi due mesi, con intensi temporali accompagnati anche da grandine e forti colpi di vento.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
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