Il nostro Pianeta si sta rapidamente surriscaldando, contribuendo così a un’estremizzazione del clima che rende tutti i fenomeni meteo, dalla pioggia ai periodi di siccità, più intensi e irregolari. L’estremizzazione del clima sta mettendo in crisi molte specie animali, ma secondo un recente studio (”Life history predicts global population responses to weather in terrestrial mammals”), pubblicato sulla rivista scientifica eLife, ci sono animali che stanno superando queste difficoltà meglio di altri. E non manca qualche clamorosa sorpresa!
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Più longevi e più resistenti
I ricercatori del Dipartimento di Biologia della University of Southern Denmark, autori dello studio, hanno analizzato le fluttuazioni nella popolazione di 157 specie di mammiferi, e confrontandole con i dati meteorologici hanno scoperto che alcuni animali sono meno vulnerabili di altri agli eventi meteo-climatici estremi. Quali sono quindi le specie che resistono meglio ai cambiamenti climatici? In base ai risultati di questo studio gli animali più resistenti sono quelli che vivono più a lungo e che hanno prole meno numerosa! Ecco allora che si scopre come elefanti, orsi, rinoceronti, bisonti e lama soffrano l’estremizzazione del clima meno di topi, opossum, ermellini e scoiattoli! Come mai questa differenza?
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Concentrare le energie in attesa di tempi migliori
Secondo gli studiosi, gli animali che vivono più a lungo e con prole meno numerosa resistono meglio perché quando le condizioni climatiche diventano difficili possono investire tutte le energie su meno cuccioli e, in ogni caso, al contrario delle specie poco longeve, possono attendere tempi migliori. Tuttavia, gli stessi ricercatori avvisano come la maggior resistenza a condizioni climatiche estreme non metta neanche queste specie al riparo dal rischio estinzione, che dipende anche da altri fattori, quali ad esempio la distruzione dell’habitat che li ospita, il bracconaggio, l’inquinamento o l’arrivo di specie invasive.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci