Meteo Cronaca Diretta: Alluvione Emilia-Romagna, 2 morti. Ecco cosa sta succedendo

Articolo del 03/05/2023 ore 15:31
in Editoriali

Ore difficili per alcune famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni dopo le esondazioni

Le precipitazioni eccezionali che hanno colpito l’Emilia Romagna hanno provocato allagamenti, crolli degli argini e 2 morti. Chiuse scuole, strade e sospeso il traffico ferroviario. A Castel Bolognese (RA) un uomo di 80 anni è morto annegato dopo aver percorso in bicicletta un tratto di strada che era stato chiuso precauzionalmente in seguito all’esondazione del fiume Senio. A Fontanelice (BO) una frana ha travolto una casa e una persona è stata trovata senza vita.

Situazione difficile nel faentino dove nella notte il Lamone è esondato in diversi punti e ha costretto all’evacuazione un centinaio di persone. Dal Veneto e dalla Lombardia sono arrivati Vigili del Fuoco in aiuto. In queste ore il ravennate è sotto osservazione speciale perché il Lamone continua a fare paura nelle zone di Bagnacavallo, Boncellino e Traversara dove si sono verificate rotture degli argini e quindi esondazioni.

Il dettaglio 

Nelle ultime 36 ore sono caduti tra ravennate e bolognese diversi record di maggio (precipitazioni), che in genere appartenevano al 1939 o al 1929, come a Lugo, Bagnacavallo, Faenza, Riolo Terme, Casola Valsenio, Brisighella e San Cassiano.

Accumuli di oltre i 100 millimetri (ovvero 100 litri metro quadro) sull'asse della Via Emilia tra Forlì e Bologna con punte di 130-140. Diffusi 80-90 mm in gran parte della pianura tra Ravenna, Bologna, Modena.

Ma i veri problemi sono per l'acqua caduta in collina, oltre i 200 mm sui rilievi tra Faenza e Bologna, con punte di 240 mm Modigliana e fino a 270 mm tra Imola e Bologna, infranti i record del maggio 1929.

Il picco, in attesa di verifiche ad evento concluso per le località collinari è di Casola Valsenio (ARPAE) con 237,6 mm in circa 2 giorni (ovvero 237 litri metro quadro, l'equivalente di 158 bottiglie di acqua Sant'Anna da 1,5 lt in ogni singolo metro quadrato) il corrispondente della pioggia che dovrebbe cadere nell’intera primavera (base clima 1991-2020).

Questi sono i fenomeni ai quali dovremo, aimè, fare l’abitudine.

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
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