Le tendenze meteo dei prossimi 15 giorni evidenziano un mese di Giugno piuttosto altalenante. Evidenziamo subito il fatto che l'Italia sarà spesso crocevia tra onde di calore in risalita da sud e minimi di bassa pressione in discesa dal Medio Atlantico. Questo che cosa comporterà? Andiamo a vederlo nel prossimo capitoletto.
In primo luogo, il fatto che la previsione sia particolarmente difficile. Quando il nostro Paese è a metà strada tra masse d'aria molto diverse basta un piccolo cambiamento o una piccola variazione nella previsione meteo per far cambiare radicalmente tutto. In secondo luogo, è bene ricordare che la possibilità di fenomeni meteo violenti è quantomai elevata. Il calore in gioco comincia a essere ingente e quindi quando l'aria fredda riesce a valicare le Alpi le conseguenze possono essere piuttosto notevoli, con nubifragi, grandinate e colpi di vento severi e improvvisi.
E per quanto riguarda il caldo?
Il leitmotiv di Giugno dovrebbe proseguire sui binari finora citati. Un'Italia a due velocità potrebbe continuare a interessare il tempo nelle prossime settimane. Già adesso la goccia fredda in arrivo che dovrebbe portare temporali forti e un corposo calo termico interesserà solamente le regioni del Nord; una lieve rinfrescata è prevista pure al Sud, ma non possiamo parlare di fresco e nemmeno di maltempo, perché i fenomeni saranno forti e molto localizzati. La stragrande maggioranza del territorio del Meridione dovrebbe rimanere all'asciutto e questa è una pessima notizia perché la siccità al Sud comincia a essere veramente pesantissima.
Come potrebbe concludere il mese
Giugno dovrebbe concludere con brevissime fasi calde al Nord e frequenti temporali, mentre il Sud Italia continuerà a essere interessato da fenomeni di caldo. Sappiamo che quando l'atmosfera si incanala in alcuni binari è difficile uscirne. In altre parole: il trend che oramai ci sta interessando da Febbraio continua pure in Estate, con tutte le conseguenze del caso. Ormai le perturbazioni non sono più organizzate e i fenomeni non risultano più estesi, ma localizzati e sempre più violenti, proprio perché c'è molta energia disponibile.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Davide Santini