Il Mediterraneo è ancora caldo, insolitamente caldo, e ciò ci espone al pericolo di violenti nubifragi e alluvioni lampo: ecco perché, anche nei prossimi giorni, bisognerà prestare particolare attenzione all’evoluzione meteo. Ma per quale motivo la temperatura dei mari attorno alla nostra Penisola dovrebbe favorire lo sviluppo di fenomeni meteo estremi? Nell’articolo vi spieghiamo il perché e cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni in Italia
Mari caldi come serbatoi di energia
L’estate di quest’anno è stata, per l’Europa nel suo complesso, la più calda degli ultimi decenni, mentre in Italia solo nel 2003 la stagione si era rivelata più bollente. Insomma, un’estate eccezionalmente rovente, con inevitabili ripercussioni anche sul Mediterraneo. I lunghi mesi di tempo soleggiato e stabile, con l’alta pressione allungata con insistenza sull’Europa Meridionale, hanno infatti consentito al Mediterraneo di assorbire grandi quantità di raggi solari, mentre l’aria bollente in arrivo dal Nord Africa ha notevolmente limitato la perdita di calore da parte della superficie marina. Ecco perché i mari attorno alla nostra Penisola si sono riscaldati come mai prima: per il Mediterraneo quella del 2022 è stata l’estate più calda dell’era moderna, durante la quale per ben 43 giorni consecutivi le temperature superficiali medie hanno superato i 27 gradi, mentre il giorno record, quello più caldo in assoluto, è stato il 29 luglio, quando in molte zone si sono registrate temperature superficiali di 30 gradi e oltre, proprio come se il Mare Nostrum si fosse trasferito ai Tropici! Ebbene, anche se oramai siamo alla fine di settembre, il Mediterraneo sta smaltendo molto lentamente tutto il calore accumulato durante l’estate, e ancora adesso in diverse zone mostra temperature superficiali oltre i 25 gradi. Una situazione assai pericolosa, perché un mare così caldo è in grado di trasferire alle perturbazioni in transito enormi quantità di energia e vapore, cioè carburante e materia prima che queste stesse perturbazioni possono utilizzare per generare nubi più imponenti e cariche di pioggia, aumentando così notevolmente le probabilità che si sviluppino temporali particolarmente intensi. Un pericolo che corriamo anche nei prossimi giorni, durante la nuova fase di diffuso maltempo.
Tanti temporali in arrivo, alto il pericolo di violenti nubifragi
Tra domenica 25 e lunedì 26, l’intensa perturbazione che ha raggiunto l’Italia, favorirà la formazione di numerosi temporali, e come confermano le proiezioni dei modelli previsionali, è elevato il pericolo di eventi meteo estremi, come forti nubifragi, violente grandinate e intense trombe d’aria. In base alle previsioni più aggiornate, le regioni in cui il pericolo di eventi meteo estremi sarà più alto, sono Emilia, Toscana, Umbria, Lazio e Campania, ma in realtà nessuna regione si può ritenere del tutto al sicuro, e quindi neppure le Marche già duramente colpite la scorsa settimana. Insomma, tante regioni a rischio per quelli che potrebbero davvero essere i giorni più piovosi dall’inizio dell’anno, come spieghiamo anche in un nostro altro articolo: I tre giorni più piovosi da inizio anno in vista
Vale quindi la pena di rammentare quelli che le buone norme di comportamento, raccomandate anche dalla Protezione Civile, in occasione di piogge particolarmente intense e improvvisi allagamenti: spostarsi nei piani alti delle abitazioni; evitare seminterrati e scantinati; non uscire in strada per cercare di mettere in salvo l’automobile o altri beni; evitare di usare l’ascensore; se all’aperto, allontanarsi il più possibile dai corsi d’acqua; staccare l’elettricità e chiudere il gas.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci