Meteo: siccità che PROSEGUE su molte zone d’ITALIA. A quando la FINE?

Articolo del 09/04/2022 ore 04:04
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Nonostante le piogge, la situazione non è cambiata un granché e le previsioni non sono buone

La situazione meteo presente in Italia non sforna grosse novità. Continua a piovere poco, troppo poco. Il peggioramento (o miglioramento?) del tempo, di cui ci siamo interessati nei nostri articoli, ha si interrotto la lunghissima fase asciutta del Nord, ma non ha di fatto posto fine alla siccità. 

Sollievo temporaneo

Il sollievo temporaneo dei primi giorni di aprile non ha cambiato le sorti e la situazione. La penuria d’acqua continua a essere grave, anzi gravissima. Le uniche zone che hanno ricevuto molta pioggia sono state la Toscana, il Lazio, l’Umbria e soprattutto la Campania. Quest’ultima, è rientrata quasi nelle medie di umidità del suolo, grazie anche al fatto che il suo deficit non era così drammatico.

Dove siamo messi male?

Il quadro è pessimo sul Piemonte pedemontano e pianeggiante, ma in genere su quasi tutta la Pianura Padana. Alcuni utenti ci han pure segnalato dei “dust devil”. Sono chiamati così perché, quando il terreno è estremamente secco, si formano dei turbinii di polvere, che sembrano dei piccoli tornado a ciel sereno!

Sono fenomeni meteo assai curiosi, ma pure drammatici. Non è raro vederli nel Tavoliere delle Puglie o sulla Piana di Catania in luglio e agosto, più anomalo vederli al Nord e ancora più anomalo in aprile!

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A quando una fine?

Bella domanda. La risposta è da thriller. Non lo sappiamo! Non lo possiamo dire. Chi ve lo dice vi prende in giro. Non ci sono condizioni meteo idonee da pensare che il trend siccitoso possa calmierarsi o (meglio ancora) interrompersi.

Nelle nostre tendenze per Pasqua, oltretutto, non prevediamo grosse perturbazioni! Qualcosa potrebbe vedersi al Centro-Sud, ma sempre in maniera occasionale e ben poco estesa. In altre parole: non se ne esce.

L’estate?

La stagione estiva, a parte rarissimi casi, non è utile per recuperare una siccità. Purtroppo, possiamo già dirvi, senza dubbi di alcun tipo, che essa proseguirà inesorabile: le tempeste estive non sono utili a rimpinguare le falde, almeno nella stragrande maggioranza dei casi. Ecco il motivo per cui siamo visibilmente preoccupati: la penuria d’acqua invernale (e a sto punto pure primaverile) potremmo pagarla a caro prezzo in estate, con siccità fortissime, e in autunno, con eventi meteo alluvionali. La stagione dell’accumulo idrico sta finendo, ma di accumuli ce ne sono davvero pochi e le previsioni meteo non promettono assolutamente nulla di buono in tal senso…

 

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Fonte: MeteoGiuliacci.it
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