Cari lettori, siamo sicuri che molti di voi avranno sentito parlare, anche in altre testate meteo, del vortice polare più o meno in affanno. Ma cosa vogliamo dire con questa affermazione? E soprattutto, di cosa stiamo parlando? E infine: come potrebbe compromettere l'inverno? In questo articolo scopriremo insieme tante cose e vi auguriamo che sia di vostra totale comprensione.
Il Vortice Polare rappresenta un elemento cruciale per l'evoluzione del tempo in Inverno, in genere in tutta Europa e -di conseguenza- ovviamente pure da noi. Le sue condizioni e le sue manovre possono profondamente condizionare la possibilità di vivere una stagione caratterizzata da freddo e instabilità oppure da stabilità atmosferica e temperature miti, come sovente è capitato di recente. Dando uno sguardo a ciò che espone Wikipedia, si tratta di un'area di bassa pressione che staziona in quota in modo semi-permanente sopra il Polo Nord.
L'analisi attuale e futura
Fino ad ora, il Vortice Polare si è mostrato debole, favorendo scambi di masse d’aria tra Nord e Sud, che hanno determinato un clima più freddo tra la fine di Novembre e la prima metà di Dicembre. Le due ondate di freddo artico sono state in parte condizionate da lui. La sua frammentazione in lobi è stata essenziale per portare freddo e neve a bassissima quota in un paio di occasioni.
Nelle prossime settimane si prevede un rafforzamento notevole del Vortice Polare, che tenderà a compattarsi e ritirarsi verso il Polo Nord, perlomeno in una prima fase. Questo fatto porterà un’espansione dell’Anticiclone sul Mediterraneo, con una conseguente fase di Alta Pressione destinata a durare alcuni giorni. Le temperature aumenteranno soprattutto in montagna, mentre nelle pianure si potranno verificare inversioni termiche e nebbie, rendendo meno evidente l’aumento termico. Ma in quota sarà repentino e molto forte, con valori da Primavera inoltrata.
Pausa invernale breve
Le previsioni attuali indicano che la fase di stabilità atmosferica potrebbe non essere troppo lunga. Sebbene il Vortice Polare appaia più compatto rispetto alle scorse settimane, non toccherà la chiusura estrema degli Inverni scadenti del 2022, 2023 e 2024. Un aspetto positivo riguarda il flusso atlantico, i fronti umidi che bagnano l'Europa. Questo flusso rimarrà attivo e relativamente basso in latitudine, lasciando spazio al transito di perturbazioni, pur senza garantire forti ondate di freddo.
Indice NAO: ulteriore fattore da tenere in conto
Si chiama Oscillazione Nord Atlantica e, in parole povere, misura la differenza di pressione atmosferica tra le Azzorre e l’Islanda. Le proiezioni attuali indicano che questo indice rimarrà positivo o lievemente positivo nelle prossime settimane. Quando la NAO è positiva, l’Alta Pressione e le correnti occidentali diventano predominanti, riducendo la probabilità di incursioni fredde e periodi perturbati prolungati. Anche questo è utile: i venti dell'ovest sono miti e umidi, quindi possono pure portare nevicate, ma solo a quote di montagna, non certo pianeggianti.
Un ultimo sguardo tra Natale e Capodanno
Le tendenze per il periodo natalizio sono ancora incerte, soprattutto sul dopo-Natale. Se l’indice AO si manterrà negativo e il Vortice Polare non riuscirà a conservare la sua compattezza, ci potrebbero essere colpi di scena, ma non è un fattore troppo probabile. In tal caso, sarebbe possibile il passaggio di nuove perturbazioni e l’arrivo di masse d’aria più fredda.
Al contrario, una AO positiva potrebbe favorire una situazione di Alta Pressione, con temperature miti e tempo stabile per gran parte della Penisola, eccezion fatta per la solita Pianura Padana. Gli aggiornamenti meteo delle prossime settimane saranno fondamentali per avere un quadro più preciso delle condizioni previste per Natale e Capodanno e per il prosieguo dell'Inverno.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Team MeteoGiuliacci