Si susseguono le news meteo sul periodo natalizio, tra i più richiesti dell'anno: cosa succede stavolta? Prima di evidenziare alcuni dettagli molto importanti, facciamo un resoconto generale di quello che ci aspetta nei giorni prima di Natale, perché è da lì che partono i dettagli per sapere l'evoluzione del tempo della fatidica festa invernale.
Il vortice di Bassa Pressione, che ha dominato la scena meteorologica della settimana dell’Immacolata, ha gradualmente spostato i suoi rami verso la Penisola Iberica. Questo fatto ha permesso una breve tregua, particolarmente percepita nelle regioni del Sud Italia, perché al Nord e sulle alte tirreniche un po' di piogge ci sono state tra Venerdì 13 e Sabato 14.
Le temperature, ancora al di sotto della media stagionale di circa 1-2°C, continuano a conferire un'atmosfera tipicamente invernale, ma senza ovviamente eccessi. Dopo le recenti nevicate che hanno imbiancato sia le Alpi che gli Appennini a quote relativamente basse, si prevede una momentanea pausa, dove la fusione nevale potrebbe però incentivarsi, a causa del caldo in quota. Fortunatamente, questo intervallo sarà breve, poiché già nel fine settimana (21-22 Dicembre) l’arrivo di correnti fredde dal Nord Europa alimenterà nuovamente la ciclogenesi mediterranea. Questo porterà a nuove nevicate, questa volta a quote più elevate, mantenendo un quadro climatico rigido.
Uno sguardo verso il Natale
In un precedente aggiornamento meteorologico si era discusso di un possibile Natale caratterizzato da temperature decisamente più fredde e lontane dalle condizioni miti e nient'affatto invernali di parecchie invernate recenti. In passato, specialmente nelle regioni del Sud Italia, non era raro superare i 20°C, con un clima che talvolta richiamava più la Primavera che l'Inverno.
Nonostante non si prevedano temperature elevate o un clima stabile, resta evidente l’incertezza tipica di un quadro che si evolve e soprattutto, mancando ancora un po' di giorni, è da prendere con le pinze. È per questo che gli aggiornamenti quotidiani risultano essenziali per seguire l'andamento del tempo nelle settimane che ci separano dal Natale.
Un'analisi tecnica
Dal punto di vista atmosferico, le anomalie di geopotenziale (pressione in quota, per dirla in breve) appaiono generalmente neutre, fatta eccezione per il Nord-Ovest dove saranno positive grazie alla presenza di un’area di Alta Pressione sull’Atlantico Settentrionale. Questo posizionamento favorirà l’arrivo di aria più fredda sul versante adriatico, ma nulla di eclatante. Queste zone potrebbero risultare le uniche che rimarranno al di sotto della media stagionale (basata sul periodo climatologico 1991-2020) su gran parte del territorio nazionale. Altrove maggiore stabilità, con l'incognita nebbia in Val Padana
Precipitazioni: un quadro generale
Le previsioni relative alle precipitazioni restano ancora imprecise, considerata la distanza temporale dagli eventi meteorologici in questione. Cerchiamo di fare un resoconto: i principali modelli di calcolo attuali delineano un periodo favorevole all’instabilità, con più probabilità per le zone del Centro-Sud.
Questo però analizzando le anomalie di pressione in quota rispetto a quello che ci dovremmo attendere in questo periodo. Attenzione in generale la seguente fatto. Se queste non sono ancora per ovvi motivi delle previsioni a tutti gli effetti, i lettori più attenti si saranno accorti che nessuno di noi ha parlato di genovese. Questo vuol dire che, nelle attuali proiezioni meteo, non sono previste ondate di freddo rilevanti nel periodo natalizio, perlomeno entro Capodanno.
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Team MeteoGiuliacci