Da alcuni giorni la nostra Penisola si trova ai margini di un flusso di correnti umide occidentali che a loro volta alimentano una serie di perturbazioni atlantiche verso l’Europa centrale. Sebbene questi veloci impulsi lambiscono solo parzialmente il nostro Paese, hanno perlopiù contribuito a portare una maggior vivacità atmosferica, anche in Emilia-Romagna, mettendo fine ad una fase piuttosto mite che ci ha visto coinvolti nel periodo delle festività natalizie. La stessa figura sub-tropicale che si è resa protagonista di recidive rimonte anticicloniche sta già andando attenuandosi per la presenza di vari scivoli nord-atlantici che hanno, perlomeno, determinato un ridimensionamento delle temperature. Nei prossimi giorni e, ancor meglio, la prossima settimana è atteso un radicale cambiamento: per l’arrivo dalla Groenlandia di una profonda depressione polare colma di aria fredda. Questo riassetto sinottico, o per meglio dire, rimodulazione dei sistemi di alta e bassa pressione, avrà effetto anche sulla nostra regione tramite il passaggio di più fasi instabili; le stesse che da domenica sera chiuderanno il secondo fine settimana di gennaio in compagnia della variabilità, per fare successivamente poi da “apripista” ad un tipo di tempo sempre più perturbato e spiccatamente invernale.
Venerdì: nuvolosità inizialmente estesa e perlopiù consistente alla quale sarà associata delle deboli precipitazioni sui rilievi appenninici più occidentali. Riduzione delle coperture nuvolose nel corso del pomeriggio accompagnate da ampie schiarite a partire da Ovest. Condizioni favorevoli alla formazione di foschie dense e banchi di nebbia sulle pianure in serata. Sabato: nuvolosità variabile che a tratti potrà risultare molto compatta rendendo i cieli da nuvolosi a coperti, ma alternati ad ampie schiarite specie sui crinali appenninici. Non sono previste piogge. Sono attese foschie dense e possibili banchi di nebbia nottetempo e al primo mattino sulle aree pianeggianti con riduzione della visibilità. Domenica: molte nubi per l’intera giornata su gran parte del territorio regionale con cieli che potranno risultare da molto nuvolosi a coperti e nebbie al mattino sulle aree di pianura. Graduale ma sensibile peggioramento in serata a partire dai settori occidentali dove, entro fine giornata, non si escludono fenomeni precipitativi localmente anche moderati. Temperature: senza variazioni significative, con minime tra 0 e 4 gradi, massime tra 7 e 12 gradi. Venti: deboli di direzione variabile con temporanei rinforzi lungo i crinali appenninici occidentali. Mare: calmo.
Quindi, secondo le attuali proiezioni, la prossima settimana non ci attendiamo di certo un’ondata di vero e propio gelo in genere old style, ma tale configurazione potrebbe profilare per una persistenza del maltempo con la possibilità che sfoci in fenomeni anche intensi. Piogge diffuse con rovesci e venti burrascosi si alterneranno al potenziale ritorno della neve che, molto probabilmente, tornerà a imbiancare il nostro Appennino anche a quote relativamente basse. Le correnti settentrionali che faranno da scorta a questo scenario pienamente invernale favoriranno l’ingresso di nucleo d’aria molto fredda, in grado di far diminuire nettamente le temperature, specialmente nella seconda parte della settimana, portando i valori al di sotto delle medie stagionali.
Roberto Nanni Tecnico Meteorologo AMPRO Meteo Professionisti
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Fonte: MeteoGiuliacci.it
Autore:
Mario Giuliacci